Re-creatures, al Mattatoio di Roma il riscatto degli animali
Gli animali tornano al Mattatoio di Roma, ma stavolta da protagonisti. Re-creatures, dal 24 giugno al 22 agosto, attraverso una programmazione di video, installazioni e performance live, propone una riflessione inedita sulla fondamentale ambiguità che caratterizza il rapporto tra uomo e natura.

Gli animali tornano al Mattatoio di Roma, ma stavolta da protagonisti. Re-creatures, dal 24 giugno al 22 agosto, attraverso una programmazione di video, installazioni e performance live, racchiude una riflessione inedita sulla fondamentale ambiguità che caratterizza il rapporto tra umano e naturale. Il progetto, curato da Ilaria Mancia, immagina una sorta di riscatto nel ritorno delle creature animali in uno spazio rinato proprio grazie all’arte. Tra i protagonisti: Pierre Huyghe, Revital Cohen e Tuur Van Balen, Valentina Furian, Lorenzo Senni – che presenterà il suo nuovo lavoro – Kate McIntosh, Jacopo Benassi e Lady Maru, Tim Etchells.
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Le opere in mostra
Le apparizioni di re – creatures nella Pelanda e negli spazi esterni del Mattatoio delineano, durante l’estate, un percorso in cui le creature animali, in diverse forme, sono protagoniste. Le diverse opere d’arte che occupano gli spazi, affrontano in maniera diversificata il tema dell’animalità. Si aprono inoltre a diversi livelli di lettura e di percezione. La presenza animale, fra confinamento domestico e svelamento del selvatico, diventa perturbante, proprio perché è, allo stesso tempo, rassicurante e pericolosa. I diversi spazi, con la loro fascinosa bellezza che non nasconde la storia cruenta del luogo, saranno abitati, sottilmente invasi, da creature chimeriche. Fragili ma irriducibili.
Forse gli animali possono aiutarci a re-immaginare il nostro rapporto con l’ambiente
Presenze che ci richiamano all’ambiguità del nostro rapporto con l’ambiente, fatto di meravigliosi scambi vitali quanto di devastante, irreparabile violenza. Forse gli animali possono aiutarci a re-immaginare quel rapporto o magari soltanto a farci sentire quanto esso sia temporaneamente sospeso in una tensione verso un futuro (im)possibile. Le apparizioni che costituiscono il programma di re – creatures si pongono in opposizione ad ogni apparenza. Con la consapevolezza che è proprio l’intreccio fra apparenza e apparizione a determinare la deriva onirica in cui la logica del pensiero umano si apre, forse solo per un attimo e grazie alla creazione artistica, alla percezione di altri habitat.
Queste apparizioni avranno intensità diverse durante tutta l’estate
Queste apparizioni avranno intensità diverse durante tutta l’estate. A fine giugno inizierà un viaggio nell’oscurità, laddove incontreremo creature che costruiscono paesaggi sonori attraverso i corpi, il mezzo fotografico, la musica e le parole. A fine luglio l’umano e il non umano completeranno una occupazione crepuscolare e fantastica degli spazi esterni. Inoltre, nuovi momenti di performance dal vivo porteranno in scena mondi che dialogano con la realtà in modi inaspettati. Attraverso il linguaggio, il corpo, la materia e le relazioni che si innescano con l’ambiente circostante. L’interno della Pelanda sarà “abitato” da creature animali: tre grandi installazioni video faranno immergere gli ospiti umani in mondi distopici e stranianti, in cui l’animalità fa riflettere sulla nostra condizione.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.