E’ Abdulrazak Gurnah il nuovo Nobel per la letteratura
E’ Abdulrazak Gurnah il nuovo Nobel per la letteratura. L’Accademia svedese ha scelto lo scrittore nato nell’isola di Zanzibar nel 1948. Nelle motivazioni si sottolinea “la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti”.

E’ Abdulrazak Gurnah il nuovo Nobel per la letteratura. L’Accademia svedese ha scelto lo scrittore nato nell’isola di Zanzibar (Tanzania), nel 1948, e arrivato in Inghilterra come rifugiato alla fine degli anni Sessanta. Abdulrazak Gurnah ha insegnato letteratura post coloniale e inglese all’università del Kent, Canterbury.
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Le motivazioni del premio
Nelle motivazioni si sottolinea “la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti”. La scelta del Nobel a uno scrittore africano cade dopo quella della poetessa americana Louise Gluck che lo aveva vinto nel 2020. Da quando il Nobel per la letteratura è stato istituito nel 1901, Gurnah è il quinto autore africano a vincerlo. Prima di lui Wole Soyinka (Nigeria, 1986), Naguib Mahfouz (Egitto, 1988), Nadine Gordimer (Sudafrica, 1991) e John Maxwell Coetzee (Sudafrica, 2003).
I romanzi più noti e gli autori di riferimento
I suoi romanzi più noti sono Paradiso (Paradise, 1994), selezionato per il Booker Prize e per il Whitbread Prize, Il disertore (Desertion, 2005), e Sulla riva del mare (By the Sea, 2001), selezionato per il Booker Prize. E’ stato finalista per il Los Angeles Times Book Awards. Tra i suoi autori di riferimento Wole Soyinka, Ngugi wa Thiong’o e Salman Rushdie (sul quale nel 2007 ha scritto il saggio The Cambridge Companion to Salman Rushdie).
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.