La “Gatta morta” di Francesca Reggiani all’Olimpico di Roma
Last Updated on 04/11/2021
Gatta Morta è il nuovo spettacolo di Francesca Reggiani, da martedì 16 a domenica 21 novembre sul palco del Teatro Olimpico di Roma. Protagoniste del palco le pari opportunità, né tanto pari né molto opportune, attualità e informazione, nel tipico stile a tutto campo dell’artista

Gatta Morta è il nuovo spettacolo di Francesca Reggiani, scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, da martedì 16 a domenica 21 novembre sul palco del Teatro Olimpico di Roma. Protagoniste dello spettacolo le pari opportunità, che spesso non sono né tanto pari, né molto opportune. Ma non solo. Gatta Morta è un one-woman-show che in 90 minuti schiera sul palco attualità e costume, informazione e politica, nel tipico stile a tutto campo dell’artista, che alza il sipario su un diario di quotidiane follie.
Scopri gli altri articoli “teatrali” di Uozzart.com
Una sfilata di personaggi, da Ilaria Capua a Concita De Gregorio
Tra brucianti monologhi e ciniche riflessioni, ecco sfilare nuovi personaggi come Ilaria Capua, perché senza virologi oggi non c’è show, Concita De Gregorio in quota al giornalismo, Vittorino Andreoli, psichiatra che ci aiuterà a capire i tempi che viviamo. Accanto a loro, star del circo mediatico e seducenti ministri della provvidenza. Tutti uniti e vaccinati per spiegarci la vita al tempo della pandemia.
Un’abile fotografia dell’oggi scattata per ritrovarsi con un sorriso, o meglio, una fragorosa risata
Francesca Reggiani prende a pretesto la caratteristica principale della gatta morta, ovvero la capacità di manipolare gli altri, per raccontare le sabbie mobili del nostro tempo, l’incerto confine tra vero e falso, sentimenti e risentimenti, buoni visi e cattivi giochi. Un’abile fotografia dell’oggi scattata per ritrovarsi con un sorriso, o meglio, una fragorosa risata. Alla faccia delle gatte morte, che non se ne abbiano a male.
Appassionato di arte, teatro, cinema, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter, Google News e iscriviti alla nostra newsletter
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.