Franceschini: “Nello spettacolo dal vivo sono stati utilizzati ammortizzatori sociali che non c’erano mai stati prima”
“L’emergenza nello spettacolo del vivo è servita ad approfondire la conoscenza di un settore che richiede molta protezione sociale”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Poi aggiunge: “Entro la fine della legislatura dobbiamo approvare la nuova legge sullo spettacolo e dare vita ai decreti che la applicheranno”.

“Entro la fine della legislatura dobbiamo approvare la nuova legge sullo spettacolo e dare vita ai decreti che la applicheranno”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo all’incontro “La nuova legge sullo spettacolo” organizzato da Assomusica nell’ambito della Milano Music Week. Poi commenta i nuovi ammortizzatori sociali e pone l’attenzione per un riconoscimento forte anche per il live.
“Per la prima volta in questo comparto sono stati utilizzati gli ammortizzatori sociali che non c’erano mai stati prima”
“L’emergenza nello spettacolo del vivo – ha spiegato il Ministro – è servita ad approfondire la conoscenza di un settore che richiede molta protezione sociale. Per la prima volta in questo comparto sono stati utilizzati gli ammortizzatori sociali che non c’erano mai stati prima: dalla cassa integrazione agli strumenti per l’emergenza per i lavoratori non a tempo indeterminato. Stiamo lavorando sull’indennità di discontinuità che copre i mesi in cui non si lavora: un’indennità temporanea sul modello francese. Il mercato dell’audiovisivo crescerà enormemente – ha sottolineato il Ministro – in Italia e nel mondo”.
“Prevedere forme di tutela per i lavoratori che vogliono entrare nel settore, aumentando le misure previdenziali e assistenziali”
“Abbiamo il dovere di sostenere la crescita di questo mercato e prevedere delle forme di tutela per i lavoratori che vogliono entrare nel settore, aumentando le misure previdenziali e assistenziali. Le forme di aiuto possono essere diverse, – ha detto Franceschini – dalle agevolazioni per i giovani e per gli emergenti ai sostegni pubblici per coloro che portano la musica italiano all’estero. Lo spazio c’è, come dimostrano i Maneskin, se hai il prodotto, la promozione giusta e il talento”.
Un riconoscimento forte anche per il live
A conclusione del suo intervento il ministro ha sottolineato l’importanza di un riconoscimento forte anche per il live. “Dobbiamo immaginare delle forme che garantiscano la tutela della professionalità in settori così delicati, rispetto a chi lo fa in modo un po’ improvvisato”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.