When the walls become canvas, 13 street artist riproducono i loro celebri murales
Da sabato 7 maggio sino al 24 giugno, presso la galleria romana Rosso20sette arte contemporanea, sarà visitabile la mostra “When the walls become canvas”, con le opere di 13 street artist internazionali

Da sabato 7 maggio sino al 24 giugno, presso la galleria romana Rosso20sette arte contemporanea sarà visitabile la mostra When the walls become canvas, a cura di Tiziana Cino e Stefano Ferraro, con un testo ed interviste di Giorgio Silvestrelli.
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Gli artisti e le opere in mostra
Tredici street artist internazionali realizzano su tela alcuni dei loro più importanti murales. Parliamo di Daniel Eime (Portogallo), Lidia Cao (Spagna), Solo (Italia), Diamond (Italia). Ligama (Italia), Oniro (Italia), Luogo Comune (Italia), Alessandra Carloni (Italia). MauPal (Italia), Jerico (Filippine), Chekos’Art (Italia), Fabio Petani (Italia), Motore Fisico+Mafm (Italia). QuSaranno, inoltre, esposti alcuni bozzetti originali e un modellino di un murale dei Motore Fisico realizzato insieme ai Mafm.
“Dipingere in strada è sempre un’avventura”
“Gli street artist sono quella particolare categoria di creativi che ha deciso, razionalmente o meno, che le loro opere vivranno in mezzo alla gente, sui muri delle città – dal testo di Giorgio Silvestrelli – Fare un murale è sempre una vera impresa. Non importano le dimensioni, dipingere in strada è sempre un’avventura. Sono tante le incognite e poche le certezze (…) La street art ha il dono di parlare a tutti, nessuno escluso, e molti sentono il diritto/dovere di esprimersi in merito a quanto sta avvenendo davanti ai loro occhi. L’insieme delle storie e delle esperienze fa sì che ogni murale sia unico e irripetibile, per gli artisti ma anche per le persone e quindi, a tutti gli effetti, è un’autentica opera d’arte.”
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.