Garbatella, alla scoperta della Fontana della Carlotta e della Scalinata degli Innamorati
Nel cuore della Garbatella, uno dei più affascinanti e suggestivi quartieri di Roma, la Fontana dell’architetto Innocenzo Sabbatini dedicata alla bella Carlotta e l’adiacente Scalinata degli Innamorati…

Nel cuore della Garbatella, uno dei più affascinanti e suggestivi quartieri di Roma, costruito sul modello delle città giardino inglesi, spiccano tra piazzette e botteghe, fontane e mix architettonici, anche due piccoli luoghi che sfuggono a tanti: la Fontana della Carlotta e la Scalinata degli Innamorati.
La fontana dell’architetto Innocenzo Sabbatini
Parliamo della piccola fontana in piazza Ricoldo da Montecroce, realizzata negli anni Trenta del Novecento dall’architetto Innocenzo Sabbatini. Chiamata Fontana della Carlotta, presenta al centro un volto femminile dai lunghi capelli che riversa l’acqua in una vaschetta sottostante. Si intendeva rappresentare la leggendaria Carlotta, la “garbata e bella” ostessa che, in questa zona un tempo rurale, accoglieva i viaggiatori e da cui deriverebbe il nome del caratteristico quartiere romano.
La Scalinata degli innamorati
Da non perdere, soprattutto per le coppie più o meno giovani, anche la scalinata che si trova proprio al fianco della fontana, in via Angelo Orsucci, nota come “Scalinata degli Innamorati”, punto di ritrovo di tante giovani coppie nel dopoguerra e, ancora oggi, luogo prediletto per le dichiarazioni più romantiche.
I luoghi di Verdone, Emmer e Alvaro Amici
Tutta la zona, però, abbraccia luoghi immortali resi celebri da numerose commedie e film d’autore. E non parliamo soltanto dei Cesaroni, ma anche di Grande, grosso e…Verdone (2008) di Carlo Verdone e Le ragazze di piazza di Spagna (1952) di Luciano Emmer. Ha anche dato i natali alla “voce di Roma”, il cantante Alvaro Amici, proprio nel quartiere ricordato con una targa e un murale.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.