Hanno ucciso l’Uomo Ragno, la vera storia degli 883 in una nuova serie Sky
I primi passi degli 883, gruppo fondato da Max Pezzali e Mauro Repetto, raccontati per Sky Serie. Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La Vera Storia degli 883 è la nuova serie, in arrivo nei prossimi mesi, ideata da Sydney Sibilia con protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli

I primi passi degli 883, gruppo fondato da Max Pezzali e Mauro Repetto, raccontati per Sky Serie. Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La Vera Storia degli 883 è la nuova serie, in arrivo nei prossimi mesi, ideata da Sydney Sibilia con protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli.
La trama della serie
La storia ha come ambientazione la città di Pavia alla fine degli anni Ottanta. E’ proprio lì che abita il giovanissimo Max Pezzali (Elia Nuzzolo), amante dei fumetti e della musica americana. Dato il suo carattere anticonformista, Pezzali decide di trascurare il liceo per seguire nuove amicizie e serate punk, motivo per il quale alla fine dell’anno viene bocciato.
Un vero e proprio fallimento che però diventa per lui una opportunità: l’anno successivo conosce, infatti, tra i banchi di scuola Mauro Repetto (Matteo Oscar Giuggioli), con il quale condivide la stessa passione per la musica. Da questa unione nascono quindi gli 883, che raggiugono l’apice del successo con le loro canzoni. Un exploit travolgente che metterà alla prova anche il loro legame.
Il cast e la produzione
Pezzali verrà interpretato da Elia Nuzzolo, al suo esordio, mentre Repetto avrà il volto di Matteo Oscar Giuggioli, già visto in Vostro Onore e Buongiorno, Mamma!. Scritta da Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone, Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La Vera Storia degli 883 è diretta da Sydney Sibilia con Francesco Ebbasta e Alice Filippi. La produzione è a cura di Sky Studios e Groenlandia (una società del Gruppo Banijay) con Matteo Rovere e Sydney Sibilia.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.