Cultura “pop” – Il 23 luglio del 1962 il primo collegamento in mondovisione
Last Updated on 31/08/2023
Le prime immagini trasmesse in mondovisione sono quelle della Torre Eiffel, sugli schermi americani, e della Statua della Libertà, sulle TV di Parigi, a testimonianza della riuscita dell’esperimento. Tutti i dettagli di quell’episodio storico.

L’annuncio italiano della prima mondovisione: “Buonasera. Fra pochi minuti ciascuno di noi potrà partecipare, come testimone e come spettatore, alla nascita della televisione mondiale: per la prima volta nella storia delle telecomunicazioni, gli Stati Uniti e l’Europa si accingono a scambiarsi il primo programma televisivo attraverso un satellite artificiale.“
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La prima mondovisione durò solo otto minuti
Con queste parole, la mattina del 23 luglio 1962 in diretta sulla Rai, il telecronista Luca Di Schiena saluta l’avvenuta trasmissione del primo collegamento televisivo via satellite tra USA ed Europa. La trasmissione durò poco meno di otto minuti e prevedeva, sullo sfondo della bandiera statunitense e con l’audio che irradiava l’inno nazionale, la telecronaca dello scambio di saluti fra il vicepresidente Lyndon B. Johnson e Frederick Kappel, presidente della AT&T, la società di telecomunicazioni cui era stato affidato il compito di realizzare il primo satellite artificiale Telstar. L’evento storico vede la partecipazione delle principali emittenti statunitensi, come NBC, CBS e ABC.
Le prime immagini trasmesse
Le prime immagini trasmesse sono quelle della Torre Eiffel, sugli schermi americani, e della Statua della Libertà, sulle TV di Parigi, a testimonianza della riuscita dell’esperimento. Subito dopo viene ripresa in diretta una conferenza stampa tenuta dall’allora Presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy.
Le immagini dall’Italia
Contestualmente, dall’Italia, circa tre ore dopo, poco prima delle 23, veniva irradiato il primo contributo dell’allora Programma Nazionale comprendente un estratto di diversi servizi giornalistici e documentaristici trasmessi in diretta televisiva, il tutto per una durata di cinque minuti e l’utilizzo di undici telecamere.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.