Facce da Spot 2023, tra i premiati Iacchetti, Capotonda e Gerini
Tra i vincitori del premio dedicato agli attori di campagne pubblicitarie oltremodo popolari, anche Enzo Iacchetti, Claudia Gerini, Vittorio Brumotti, Nancy Brilli, Francesco Montanari, Vittoria Belvedere, Maccio Capatonda

Mercoledì 20 settembre 2023 in Campidoglio, sala della protomoteca, alle ore 17:00, si è svolta la terza edizione del Premio Facce da Sport, ideato da Graziano Maria Scarabicchi e Maximiliano Gigliucci, organizzato da Buuuball Off Colors, dedicato agli attori di campagne pubblicitarie oltremodo popolari, prestigiose e gradite dal pubblico.
La giuria di Facce da Spot
Una giuria qualificata, capitanata dal presidente di giuria Lino Banfi e Luca Argentero, composta da Anna Pettinelli, dal produttore Andrea Mazzoni (Ballandi Multimedia), Carlo Gorla (Mediaset), Lorella Ridenti, Paola Comin, ha selezionato attori e personalità dell’intrattenimento audiovisivo che si sono distinti nella comunicazione pubblicitaria istituzionale, commerciale e sociale.
L’evento, patrocinato dalle istituzioni (MIC, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma Capitale, Roma Lazio Film Commission e SIAE), è stato presentato da Pino Strabioli con la partecipazione di Eleonora Daniele.
I premiati di questa edizione
Come le precedenti edizioni, Facce da Spot ha riconfermato il suo successo premiando Enzo Iacchetti, Claudia Gerini, Maccio Capatonda, Vittorio Brumotti, Nancy Brilli, Francesco Montanari, Vittoria Belvedere, Maccio Capatonda, Roberto Ciufoli, Luca Tommassini, Sofia Bruscoli, Lidia Schillaci e Gloria Anselmi e Simone Cavagnis nella categoria “gli sconosciuti più famosi della tv”.
Stefano Fresi e Linus hanno ricevuto il premio e attraverso un contributo audiovisivo hanno ringraziato pubblico, giuria ed organizzatori.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.