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Fantasia compie 83 anni: il 3° film Disney che da flop diventò cult

Era il 13 novembre 1940 quando nei cinema americani usciva Fantasia, il terzo classico Disney dopo Biancaneve e Bambi. Il film cercava di rilanciare il personaggio di Topolino, da sempre il prediletto di Walt, in crisi di popolarità per la forte ascesa di Paperino

Fantasia è un film d’animazione del 1940 diretto da registi vari, prodotto da Walt Disney Productions e distribuito da Walt Disney Company, con la direzione di storia di Joe Grant e Dick Huemer e la supervisione di produzione di Ben Sharpsteen. Il film è composto da otto segmenti animati impostati su brani di musica classica diretti, e talvolta arrangiati, da Leopold Stokowski, sette dei quali sono eseguiti dall’Orchestra di Filadelfia.

La genesi del film

Nel 1936, Walt Disney riteneva che Topolino, la stella dello studio Disney, avesse bisogno di un aumento di popolarità. Decise quindi di inserirlo in L’apprendista stregone, un cortometraggio animato di lusso basato sulla ballata scritta da Johann Wolfgang von Goethe e impostato sul poema sinfonico di Paul Dukas ispirato al racconto originale.

Il concetto di combinare l’animazione alla musica classica era però già stato utilizzato. Esattamente dal 1928, nella serie di disegni animati della Disney Sinfonie allegre. Stavolta Walt, però, voleva andare oltre la solita farsa, e produrre cortometraggi dove “la pura fantasia si rivela… l’azione controllata da un motivo musicale ha grande fascino nel regno dell’irrealtà”.

Fantasia ha portato la Disney ad un passo dal fallimento

Come il primo Classico Disney Biancaneve e i sette nani, anche Fantasia venne ritenuto un film che avrebbe portato l’azienda al fallimento. A differenza però di Biancaneve, questo fu effettivamente un insuccesso, almeno durante la prima distribuzione nelle sale statunitensi. L’azienda però recuperò un anno dopo con il quarto Classico Disney, Dumbo – L’elefante volante.

Le ragioni del flop

Il fallimento fu dovuto in parte alla Seconda guerra mondiale, che tagliava fuori il redditizio mercato europeo, ma anche agli elevati costi di produzione del film, alle spese di affitto dei cinema e all’installazione delle attrezzature Fantasound per le proiezioni limitate. Inoltre parte del pubblico si allontanò dalla Disney improvvisamente diventata “colta”, preferendo le animazioni predefinite.

Gli interventi sulla pellicola e i risultati globali

La pellicola venne riproposta più volte con video e audio eliminati, restaurati e modificati a partire dal 1945 subito dopo la guerra. In questo modo il film fu scoperto anche dal pubblico europeo. Ad oggi, Fantasia ha incassato 76 milioni di dollari di entrate nazionali ed è il ventiduesimo maggior incasso cinematografico di tutti i tempi negli Stati Uniti al netto dell’inflazione.

Il sequel del 1990

Divenuto negli anni un manifesto della filmografia Disney, Fantasia ebbe nel 1990 un seguito, che rispetto al film originale manteneva soltanto l’episodio de L’apprendista stregone.

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