Il grande Gatsby, trama e curiosità sul capolavoro di Francis Scott Fitzgerald
Era il 10 aprile 1925 quando le librerie di New York accoglievano un’opera che avrebbe scosso le fondamenta della narrativa americana: “Il Grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald
Era il 10 aprile 1925 quando le librerie di New York accoglievano un’opera che avrebbe scosso le fondamenta della narrativa americana: “Il Grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald. Definito da T.S. Eliot come “il primo passo in avanti fatto dalla narrativa americana dopo Henry James”, il romanzo si immerge nell’atmosfera vibrante degli anni ’20, con la loro prosperità economica e la loro disillusione sotto la vernice dorata dell’opulenza.
La trama del libro
Ambientato tra New York e Long Island durante l’estate del 1922, il romanzo dipinge un ritratto acuto dell’anima dell’età del jazz. Fitzgerald, attraverso la tecnica narrativa di Henry James, conduce il lettore nella tragedia del mito americano, esplorando i suoi paradossi e la sua caduta. È una sorta di autobiografia spirituale per l’autore stesso, che ha combattuto con l’alcolismo e il vuoto esistenziale, cercando di comprendere le forze che hanno plasmato la sua vita.
Il protagonista, Jay Gatsby, incarna il sogno americano dell’arrampicatore sociale che, con determinazione e a volte con mezzi discutibili, costruisce un’imperiosa fortuna. Tutto questo per riconquistare il cuore dell’amata Daisy, ormai sposata a un altro uomo. Ma è un’illusione, una trappola dell’animo umano condannata alla solitudine e all’incomunicabilità.
Il contesto storico
Il contesto storico dell’America post-Prima Guerra Mondiale offre lo sfondo perfetto per questa narrazione. Gli “anni ruggenti” portano una nuova ondata di modernità, con il boom economico e le innovazioni tecnologiche che caratterizzano l’epoca. È l’età del jazz, dei balli sfrenati e dei nuovi media come il cinema e la radio.
I film tratti dal libro
Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1936, il romanzo ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare, ispirando diverse trasposizioni cinematografiche. Tra le più celebri, quella del 1974 con Robert Redford e Mia Farrow, e quella del 2013 con Leonardo Di Caprio, premiata con due Oscar.
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Di origini salentine, vivo e lavoro a Roma dal 2005. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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