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“Selfie” nella Storia dell’Arte: i grandi quadri diventano hi-tech

Last Updated on 27/01/2019

All’epoca dello smartphone, anche l’arte diventa “selfie”. I protagonisti dei quadri più famosi della Storia dell’Arte sono stati ritratti con in mano dispositivi telefonici e tablet. Ecco le dissacranti rivisitazioni dell’illustratore coreano Kim Dong-Kyu. Ma, tranquilli, non è un omaggio a Jobs e a Zuckerberg, statene certi.

Nel progetto “Art x Smart” i protagonisti di capolavori della Storia dell’Arte, come La Ragazza con l’orecchino di perla, la Venere di Cabanel, i Giocatori di Carte e Lo specchio della Venere e Cupido, vengono immortalati con un prodotto hi-tech in mano, rendendo i personaggi più narcisisti e più distratti. Dalle opere di VermeerMonet, Friedrich, Picasso, Velázquez, Cézanne, Chagalle, Seurat e Manet.

Le opere d’arte qui rappresentate, che giocano con autoscatti o con social network, circondate dalla natura o da persone, diventano immediatamente sole. Sensazione che, noi giovani (e consapevoli) vittime dell’asocial networkismo conosciamo bene.

Riflessioni sociali a parte (non è questo il luogo più adatto), come sia cambiata la concezione della fotografia è sotto gli occhi di tutti: autocelebrativa, approssimativa, taroccata. E, da un certo punto di vista, va bene così. O no? Ne parleremo nei prossimi giorni, con i grandi “selfie del Novecento”.

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