Off limits: l’arte di Antonio di Grazia in mostra a San Pietro
Last Updated on 26/06/2015
E’ stata inaugurata presso la Galleria Sheyda Nodi di Persia, nello storico quartiere di Borgo a Roma, la mostra OFF LIMITS. Realizzata con il contributo di diversi artisti tra i quali Antonio di Grazia che ne è anche l’ideatore, OFF LIMITS è una provocazione che prende forma dalla rivisitazione del “Mito della Caverna” di Platone in chiave artistica. Opere concettuali, che spaziano dalle tele alla pittura su legno, sino a coinvolgere display e supporti tecnologici La mostra sarà visitabile sino al 6 luglio. Ingresso libero.
LA MOSTRA – Dall’arte alla filosofia e viceversa, Antonio di Grazia conduce il discorso in territori ancora più estremi, luoghi mentali “off limits”, quando afferma che l’artista è «sparito nel labirinto filosofico di cui lui stesso si nutre, per salire sul piedistallo dell’autocelebrazione» e che «con il “Mito della Caverna” l’artista si appropria della filosofia per non essere schiacciato dalla filosofia come unica e vera forma d’arte».
Il noto critico Enzo Battarra ha introdotto, durante l’inaugurazione della mostra, in questi luoghi “off limits” in cui le opere esposte hanno come comun denominatore, secondo le parole dello stesso Battarra, «il libro, inteso però non come prodotto finale, ma come punto di partenza. Il libro è un concetto e poi diviene manufatto, il libro è un progetto, un’idea, che si coniuga con la materia, con la scrittura, con la musica, con le forme d’arte. Il mito della caverna è quello che si vede. Un libro è quello che è, non quello che mostra».
LA GALLERIA – Situata nel cuore di Roma, Sheyda Nodi di Persia è una Galleria d’arte annodata dedita alla promozione dell’arte e della cultura. Nel 2013, presso lo spazio espositivo di via Plauto 16, è stata inaugurata la rassegna “Fusioni d’arte”, un ciclo di eventi culturali teso a indagare le relazioni tra i tappeti orientali, considerati la massima espressione dell’arte annodata, e altre forme artistiche. “Sheyda” tradotto dalla lingua farsi significa letteralmente “folle d’amore”, e la rosa, simbolo della galleria, rappresenta nella letteratura persiana la massima espressione della bellezza, un incanto supremo che si rivela pertanto inaccessibile.
La contemplazione, il continuo tentativo di afferrare la bellezza di questo fiore sfuggente, di questa “opera d’arte,” è ciò che anima simbolicamente la galleria Sheyda. La ricerca interminabile dell’appagamento di questo desiderio accomuna Sheyda agli appassionati di arte che nell’ammirazione e, talvolta, nel possesso dell’oggetto desiderato danno tregua al loro animo inquieto. Le opere esposte in galleria, d’arte annodata e non, sono inviti alla contemplazione e alla condivisione in uno spazio suggestivo di grande impatto visivo.
Per info:
Galleria d’arte annodata Sheyda
Tel. 06 98383518 – e-mail:press@sheyda.it
http://www.sheyda.it
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.