Castel Sant’Angelo: il 28 agosto andrà in scena “Tu sei la mia patria: racconti della grande guerra”
Last Updated on 26/08/2015
L’EVENTO – Andrà in scena venerdì 28 agosto 2015, alle ore 21:30, presso il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, nel Cortile di Alessandro VI, “Tu sei la mia patria: racconti della grande guerra”, dell’Associazione TeatroMetis.
A cent’anni dall’entrata in guerra nel primo conflitto mondiale, la reminescenza storica può far ripescare i ricordi della scuola dell’obbligo, ma se non si rivivono i palpiti, il terrore, la fame, il freddo, l’orgoglio dell’assalto e della difesa della bandiera, il patimento per un amore lontano, non si coglie il senso di quella che fu una vera e propria carneficina, un massacro spaventoso. Fu la prima prova dell’Italia unita. Il teatro ha questa forza morale: è energia al presente, può farci ricordare chi siamo e su quali sofferenze si basa la nostra identità. Soltanto trasmettendo ai nostri figli questa consapevolezza, possiamo sperare inun’avvenire migliore.
LO SPETTACOLO – Lo spettacolo mette insieme, fianco a fianco giovani provenienti da più regioni d’Italia, con i loro dialetti, le inflessioni, gli umori, gli ideali, i ceti più diversi. Un affresco onirico e storico in cui accanto ai fatti, alle ricostruzioni, trovano spazio ideazioni, ricerche, sonorità, emozioni e paure di questa guerra totale; inutile come tutte le guerre. Lo spettacolo è dedicato ai bisnonni che vi parteciparono.
CAST – Lo spettacolo è scritto e diretto da Francesco Sala; ideazione Viola Pornaro. Con Roberto Citran e e dieci allievi-attori provenienti dalle scuole di teatro Fondamenta, Fonderia delle Arti, Accademia Nazionale Silvio D’Amico di Roma. Disegno luci Paolo Macioci; Costumi Fabrizia Magnini.
INFO – Info, prevendita e prenotazione biglietti: Tel. 06/32810 http://www.castelsantangeloestate.it
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.