Ted Bundy, Zac Efron nei panni di un affascinante serial killer: la recensione
Last Updated on 09/05/2019
Joe Berlinger porta sul grande schermo “Ted Bundy”, la storia di uno dei più famosi serial killer americani. Con protagonista Zac Efron. Uscita al cinema il 09 maggio 2019. Durata 108 minuti

Joe Berlinger porta sul grande schermo la storia di uno dei più famosi serial killer americani, che negli anni Settanta, grazie al suo fascino, riuscì ad attirare le sue giovani e innocenti vittime per poi massacrarle in modo brutale. Inusuale la scelta dell’ex stella Disney Zac Efron nei panni di un serial killer con un’anima tanto oscura da arrivare ad uccidere più di trenta donne. Il film racconta la vicenda giudiziaria che fu talmente popolare da murare completamente il sistema americano, tanto da essere la prima udienza trasmessa in televisione. Riuscendo a dividere per più di un decennio l’opinione pubblica di tutta l’America: ‘E’ vittima di un equivoco o è lui il colpevole?’. Uscita al cinema il 09 maggio 2019. Durata 108 minuti.
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La trama di Ted Bundy
Ted è un ragazzo bello, intelligente, carismatico e affettuoso. Liz è una ragazza madre, attenta e innamorata. Una normale coppia felice, a cui in apparenza non manca nulla. Quando Ted viene arrestato e accusato di una serie di efferati omicidi, Liz viene messa a dura prova. Chi è davvero l’uomo con cui condivide tutta la sua vita? Il processo attirerà l’opinione pubblica di tutto il Paese, tanto da essere il primo processo ad essere trasmesso in tv. Mano a mano che i particolari vengono a galla capirà che Ted non è soltanto la vittima di un grande equivoco.
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Il nostro commento
Per coloro che hanno visto la serie Netflix diretta dallo stesso Berlinger, Conversazioni con un killer: Il caso Bundy, non potranno che notare che la sceneggiatura di questo film non racconta nulla di nuovo. Il regista si sofferma sulla storia d’amore tra Ted e Liz, che ha contribuito al suo arresto e rimarrà tutta la vita legata a lui. Berlinger avrebbe potuto soffermarsi su aspetti più importanti come la sua difficile infanzia e l’ambiente famigliare, come era riuscito tramite al suo fascino e al suo essere brillante ad accattivarsi l’opinione pubblica durante il processo.
Zac Efron, nonostante la sua etichetta da sex simbolo di musical, affronta egregiamente la sua prova più importante. Impersona perfettamente uno dei personaggi più controversi e cupi della storia americana. Un uomo capace di generare nelle donne, accorse all’udienza che avrebbe cambiato il sistema stesso del Paese, paura e ammirazione allo stesso tempo. Tanto affascinante quanto oscuro e diabolico.
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Classe 1988, consulente di comunicazione. Dopo la maturità classica e la laurea in Legge ho iniziato a lavorare come ufficio stampa presso la Fondazione Ducci, per poi intraprendere la carriera nelle pubbliche relazioni e nella organizzazione di eventi. Fin da piccolo sono sempre stato una persona molto curiosa e questo mi ha portato ad appassionarmi ad ogni forma di arte. Amo la letteratura russa (Dostoevskij, Tolstoj, Bugalkov) e l’arte classica. E ho una passione per il cinema americano (Martin Scorsese, Woody Allen, Clint Eastwood) e francese (Xavier Dolan, Denis Villeneuve).