Il grande cinema a Roma: L’ultimo uomo sulla Terra
Last Updated on 11/06/2019
Un film cult horror/fantascientifico del 1964 con Vincent Price, girato interamente a Roma, che ha fatto la storia del cinema di genere

Ricordate “Io sono leggenda”, con Will Smith che vagava in una New York deserta? Forse non tutti sanno che il film è tratto dall’omonimo libro di Richard Matheson, uscito nel 1954. E forse non tutti sanno che il primo adattamento cinematografico di questo libro è stato girato nel lontano 1964, a Roma, e si chiamava L’ultimo uomo sulla terra.
La trama di “L’ultimo uomo sulla Terra”
1968, San Francisco. Robert Morgan (Vincent Price) è uno scienziato, unico sopravvissuto a un’epidemia che ha sterminato l’intera umanità. È solo al mondo (“Sono tre anni che ho ereditato la Terra. Sembrano mille.”, dice in apertura del film) e ha visto morire tutti i suoi cari, comprese moglie e figlia. Ma questo morbo non uccide soltanto: rende vampiri. Così di notte tutti i morti escono dai loro nascondigli e vagano per la città, in cerca di un pasto. Tra loro anche il migliore amico di Robert, Ben (Giacomo Rossi-Stuart, il padre di Kim), che passa le notti a tentare di uccidere l’ex amico. Perciò Robert di giorno vaga per la città deserta, uccidendo più vampiri che può, e di notte si barrica in casa, con tanto di aglio sulla porta. Finché un giorno non scopre di non essere solo.
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Eur e fantascienza
La scelta di girare questa pellicola quasi interamente all’EUR (e in parte al Foro Italico) non solo è azzeccata, ma la arricchisce, con l’imponenza e le particolari forme dell’architettura razionalista, di un elemento “alieno”.
Durante la visione riconosciamo edifici noti e dettagli del quartiere, come il Palazzo dello Sport (o PalaLottomatica), il celebre “Fungo” (recentemente restaurato), la ruota panoramica del Luneur e il palazzo della Civiltà del Lavoro (il Colosseo Quadrato). Quest’ultimo edificio ci dà l’immagine più iconica del film, e forse anche la più nota, con la scalinata coperta di cadaveri e il protagonista che la attraversa.

“L’ultimo uomo sulla terra” – Altre Location
Non mancano però scene girate in altre zone della capitale, come il montaggio iniziale sui palazzi deserti di Ostia Lido, la scena di lotta nel cimitero Flaminio o la bellissima scena finale nella chiesa di San Pio X, nel quartiere Balduina. In ogni caso, le ambientazioni scelte sono sempre edifici moderni e “particolari”.

Il nostro commento
L’ultimo uomo sulla terra rientra esattamente nella definizione di B-movie: di genere, low budget e molto snobbato dalla critica del tempo. Ma negli anni è diventato un piccolo cult, influenzando anche grandi autori, come il padre degli zombie-movie George A. Romero. Questo film è decisamente il più fedele adattamento del romanzo tra quelli realizzati, grazie anche alla collaborazione dello stesso Matheson alla sceneggiatura.
Libro e pellicola differiscono però nel finale, che resta comunque d’impatto, sia per l’ambientazione che per l’inaspettato ribaltamento dei ruoli. Ma soprattutto L’ultimo uomo sulla terra vanta un attore protagonista che è un’icona, una star assoluta del cinema horror: Vincent Price, che riesce, da solo, a riempire la pellicola con la sua recitazione teatrale e i suoi sguardi penetranti.
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Mio padre è Andrej Tarkovskij, mia madre è Sarah Connor. Onnivora di cinema, ho imparato a memoria IMDB. Vorrei vivere dentro “L’Eglise d’Auvers-sur-Oise” di Van Gogh, essere fotografata da Diane Arbus e scolpita da Canova. Vorrei che Hemingway scrivesse di me, che Hendrix mi dedicasse una canzone e che Renzo Piano mi intitolasse un grattacielo. Per quest’ultimo sono ancora in tempo.
Fantastico. 😱
Un film da vedere assolutamente, grazie. È visibile anche su youtube gratis.