“Forse è solo mal di mare”, il cinema racconta il territorio: la recensione
Last Updated on 19/11/2019
E’ arrivato nelle sale cinematografiche “Forse è solo mal di mare”, con la regia di Simona De Simone. Nel cast anche Francesco Ciampi, Beatrice Ripa e Maria Grazia Cucinotta

E’ arrivato nelle sale cinematografiche Forse è solo mal di mare, con la regia di Simona De Simone. Con Francesco Ciampi, Beatrice Ripa, Anna Maria Malipiero, Cristian Stelluti, Orfeo Orlando, Maria Grazia Cucinotta, Barbara Enrichi e Paolo Bonacelli. Distribuito da Blue Penguin Film. Durata 93 minuti.
La trama di “Forse è solo mal di mare”
Francesco, ex fotografo, è un uomo di quarant’anni, toscano, che dopo aver girato il mondo diventa pescatore a Linosa per amore di Claudia, la stessa che, dopo diciassette anni di matrimonio si allontana dalla famiglia in cerca di una vita lontana dall’isola. Anita ha diciassette anni, è la figlia di Francesco e di Claudia, vive la sua vita con i compagni del liceo scientifico coltivando il sogno di diventare pianista. Francesco e Anita non possono fare a meno l’uno dell’altra ma le cose cominciano a cambiare quando la ragazza fa richiesta di iscrizione al conservatorio di Lugano e con l’arrivo della nuova insegnante, Laura.
Le vicende personali del padre e della figlia si intrecciano nell’attesa di una risposta che potrebbe cambiare le loro esistenze, tra riflessioni e ferite personali, sorprese e colpi di scena. Sullo sfondo una Linosa quasi deserta, fotografata in una stagione non turistica, animata dal mare a volte calmo e a volte mosso come gli animi dei pittoreschi abitanti occupati nelle loro esilaranti routine, con le loro indelicate attenzioni ma sempre pronti all’accoglienza.
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Il nostro commento
Nell’epoca delle grandi metropoli, dei social media e dello shopping online, esistono ancora delle piccole realtà rurali, dove il tempo pare fermarsi. Luoghi dove la vita dipende da ciò che porta il mare, dal suo essere mite o agitato. Luoghi come la piccola isola vulcanica di Linosa, in Sicilia, un angolo di natura selvaggia dove, ancora oggi, la vita è fatta di semplicità.
Lontana dal caos della stagione turistica, la regista Simona De Simone nel film “Forse è solo mal di mare”, dipinge una Linosa silenziosa e ne racconta le storie dei suoi abitanti. Francesco è un ex fotografo quarantenne che mette l’ancora sull’isola e lì si ferma per mettere su famiglia, dopo un’intera vita passata a girare il mondo. La moglie Claudia, ha lasciato lui e la la figlia liceale Anita; per lei, la vita isolana era diventata troppo opprimente. Fra il dolore per la perdita di Francesco ed il dubbio sull’andare o restare di Anita, che desidera trasferirsi a Lugano per studiare pianoforte, si snodano e si annodano le vicende dei due personaggi e della nuova arrivata in città: Laura, insegnante di Anita che legherà un rapporto speciale con Francesco.
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Una pellicola-cartolina
Il vero protagonista della pellicola è però il territorio. Questa pellicola-cartolina, da un lato vuole valorizzare le radici ed il profondo amore dei personaggi con la loro terra; dall’altro evidenzia ciò che il territorio toglie loro, ovvero le possibilità di crescita, le ambizioni a voler fare qualcosa di più importante, le limitazioni dell’essere isolani, dunque isolati.
È il regista Matteo Querci a partorire l’idea per questo soggetto, dopo una permanenza a Linosa durante la quale si è innamorato dell’isola dal fascino selvaggio. Il film è stato scritto da Tommaso Santi e prodotto da Cibbè Film, una nuova realtà cinematografica che esordisce con questo primo lungometraggio.
“Girare un film scritto e sognato da qualcun altro è una grandissima responsabilità. Le due figure determinanti, in questo caso, sono state quelle di Matteo Querci e Tommaso Santi. Matteo Querci ha visitato Linosa nove anni fa e se n’è innamorato a tal punto da volerci girare un film. Sono molto grata alla Cibbè Film per avermi dato l’occasione di girare il mio primo lungometraggio in questa isola meravigliosa con un cast davvero eccezionale. È stata un’esperienza incredibile”, ha commentato la regista Simona De Simone.
Ed è proprio il cast il fiore all’occhiello di questa produzione. Nomi d’eccezione come Paolo Bonacelli (Non ci resta che piangere, Salò, Anno Uno), Maria Grazia Cucinotta (Il Postino, Ho solo fatto a pezzi mia moglie), Francesco Ciampi (Un’estate al mare, Finalmente la felicità), Barbara Enrichi (Il Ciclone, Fuochi d’artificio, I laureati), Annamaria Malipiero (Vivere, CentoVetrine, Gomorra), Orfeo Orlando (Theophilus, La Linea Gialla), Patrizia Schiavone (Il Padrino – parte terza, Il talento di Mr. Ripley), Cristian Selluti (Un ragazzo d’oro, Rush) e l’esordiente Beatrice Ripa.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.