Musja diventa museo: a ottobre la mostra “The Dark Side”
Dall’8 ottobre sino all’1 marzo 2020, presso il Museo Musja, in via dei Chiavari 7, la mostra The Dark Side. Chi ha paura del buio?, a cura di Danilo Eccher

Musja ri rinnova e si trasforma in un museo privato, presieduto da Ovidio Jacorossi, grazie alla vasta collezione di opere dal primo Novecento italiano ad oggi, che verranno affiancate nel corso delle attività alle tendenze contemporanee più innovative del panorama internazionale.
“Con la nascita di Musja doniamo un nuovo Museo alla città di Roma e a tutto il Paese, mettendo a disposizione della collettività una collezione d’arte che rappresenta il risultato di una lunga storia umana e imprenditoriale. Nella nostra attività abbiamo da sempre considerato centrale il valore della persona e riconosciuto l’importanza della creatività nello sviluppo del potenziale di ogni individuo e di ogni organismo pubblico e privato. Con questa nuova realtà intendiamo offrire un contributo tangibile allo scambio e alla promozione culturale della società di cui tutti facciamo parte” ha dichiarato Ovidio Jacorossi, Presidente di Musja.
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Il progetto artistico dei prossimi tre anni
Il complesso ambito tematico del progetto The Dark Side, a cura di Danilo Eccher, è organizzato in tre momenti espositivi, distribuiti nell’arco di tre anni, e rispettivamente dedicati alla: “Paura del Buio”, “Paura della Solitudine”, “Paura del Tempo”.
La mostra The Dark Side – Chi ha paura del buio?
Il primo appuntamento è dedicato alla “Paura del Buio”. La mostra The Dark Side – Chi ha paura del buio? coinvolge tredici tra i più importanti artisti internazionali. Con grandi installazioni site-specific e opere di grandi dimensioni. Da maestri e riconosciuti in tutto il mondo, come Gregor Schneider, Robert Longo, Hermann Nitsch, Tony Oursler, Christian Boltanski, James Lee Byars. Sino ai nuovi protagonisti della scena artistica contemporanea come Monster Chetwind, Sheela Gowda, Shiota Chiharu.
Tra gli artisti italiani, Gino De Dominicis, Gianni Dessì, Flavio Favelli, Monica Bonvicini
Nutrita la componente italiana con opere e installazioni di Gino De Dominicis, Gianni Dessì, Flavio Favelli, Monica Bonvicini. Durante l’inaugurazione della mostra e con cadenza mensile nelle sale del museo si svolge tra il pubblico una inattesa performance del gruppo “Differenziale Femminile” composto da quattro attrici romane.
Nel corso della mostra, Musja organizza inoltre una serie di incontri tematici. Saranno coordinati da Federico Vercellone, ordinario di Estetica al Dipartimento di Filosofia dell’Università di Torino.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.