Cerveteri e Tarquinia, apre la mostra “Etruschi maestri artigiani”
Sino al 31 ottobre 2019, tra Cerveteri e Tarquinia, la mostra “Etruschi maestri artigiani”, a distanza di 15 anni dalla nomina Unesco

Sino al 31 ottobre 2019, tra Cerveteri e Tarquinia, la mostra “Etruschi maestri artigiani”, a distanza di 15 anni dalla nomina Unesco.
Il nomi di Cerveteri e Tarquinia costituiscono senza ombra di dubbio un riferimento immediato agli Etruschi e alla loro cultura. Tanti sono, infatti, i reperti archeologici, le fonti storiche e le testimonianze epigrafiche accumulati in entrambe le città lungo il millenario sviluppo della civiltà etrusca.
Scopri le mostre di Roma su Uozzart.com
15 anni fa l’iscrizione alla lista dell’UNESCO
Questa situazione d’eccellenza è valsa, esattamente 15 anni fa, nel 2004, alle necropoli di Cerveteri e Tarquinia l’iscrizione nella lista del patrimonio culturale dell’umanità dell’UNESCO.
Il Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, celebrerà questo importante anniversario nelle quattro sedi del Museo e della Necropoli di Cerveteri e del Museo e della Necropoli di Tarquinia, con un’iniziativa pensata nell’ottica di una fruizione integrata dell’intero sito UNESCO.
Una mostra per due musei, fino al 31 ottobre
Si potrà visitare fino al 31 ottobre, nei due musei, la mostra “Etruschi maestri artigiani. Nuove prospettive da Tarquinia e Cerveteri”. Una straordinaria opportunità per evidenziare la stretta connessione tra le due antiche città etrusche, ma, soprattutto, per rinsaldare il legame naturale tra i musei e le rispettive necropoli.
La mostra, promossa e organizzata dal Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli, è inserita nell’ambito di Artcity Estate 2019.
Appassionati di arte, teatro, cinema, architettura, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter e Google News
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.