Da Tiziano a Salvator Rosa, quando le epidemie hanno ispirato grandi capolavori
Last Updated on 02/04/2020
Otto capolavori della storia dell’arte che nascono in tempi di epidemia, tra spagnola, peste e AIDS. Per contrastare il buio dei nostri giorni con la bellezza, abbiamo selezionato i quadri di Tiziano, Edvard Munch, Salvator Rosa, Giacomo Borlone de Burchis, Paul Fürst, Arnold Böcklin, Egon Schiele, Keith Haring.

La pandemia da coronavirus continua a mietere vittime, in tutto il mondo. I contagi non accennano a diminuire, tutt’altro. Ma la speranza non deve spegnersi. E l’arte può avere un ruolo chiave in questa guerra. Come tanti illustri artisti ci hanno insegnato, da Munch a Salvator Rosa, con piaghe ancora più gravi dell’attuale. Così da poterla raccontare ai posteri. Per combattere la morte con la vita, il buio con il colore, la solitudine con la bellezza.
Ecco otto capolavori della storia dell’arte che nascono, o si riferiscono, ad epidemie e a infezioni mortali, come la spagnola, la peste e l’AIDS. Quelli di Tiziano, Edvard Munch, Salvator Rosa, Giacomo Borlone de Burchis, Paul Fürst, Arnold Böcklin, Egon Schiele, Keith Haring.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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