Da Gioia Salvatori a Fortunato Cerlino: le attività online del Teatro di Roma dal 7 al 12 aprile
Last Updated on 06/04/2020
Gioia Salvatori, Fabrizio Gifuni, Monica Demuru, Fortunato Cerlino, Giorgio Barberio Corsetti, Davide Enia, Marco Cavalcoli: i protagonisti della settimana online, tra talk e letture, del Teatro di Roma

Il Teatro di Roma continua a reinventare online le sue attività, esplorando possibilità alternative e inedite attraverso un palinsesto digital che, anche per la settimana dal 7 al 12 aprile, propone al suo pubblico di spettatori-utenti un vasto menù. Tra letture, interviste video, contributi inediti e talk. Tra i protagonisti della settimana, Gioia Salvatori, Fabrizio Gifuni, Monica Demuru, Fortunato Cerlino, Giorgio Barberio Corsetti, Davide Enia, Marco Cavalcoli.
Martedì 7 aprile con il cardinale Matteo Maria Zuppi e lo scrittore e filosofo Franco Bifo Berardi
Martedì 7 aprile, ore 16, si apre la settimana di eventi online con il talk Dialogo sull’Apocalisse. Si ripropone la registrazione dell’incontro tra il cardinale Matteo Maria Zuppi e lo scrittore e filosofo Franco Bifo Berardi. Una conversazione unica ed esclusiva per ritornare a parlare di presente e apocalisse. Due mondi, uno di Piazza e l’altro di Chiesa, che entrano in dialogo sulla possibilità di un pensiero critico. Dagli anni Settanta ad oggi.
Mercoledì 8 aprile con Gioia Salvatori
Nella sezione #schegge&racconti, spazio a inediti contributi immaginati da artisti che ci regalano una raccolta di volti, voci e parole. Così da costruire un luogo virtuale, d’invenzione e di condivisione, da cui guardare la realtà.
Mercoledì 8, ore 12, Gioia Salvatori propone Finestre, da cui affacciarsi sul ‘prossimo’ per osservare e scoprire grandi sorprese. Storie che si consumano e momenti decisivi delle esistenze che, colte all’improvviso, si lasciano raccontare. Si inizia con Iole, Attilio e il Barlotti, primi tre episodi del progetto.
Giovedì 9 aprile con Fabrizio Gifuni
Doppio appuntamento giovedì 9, ore 12, con la voce di Fabrizio Gifuni che legge Teatro di Carlo Emilio Gadda. Un delizioso spaccato di vita milanese incluso nella raccolta del 1931 La madonna dei filosofi. Scritto qualche anno prima, nel 1927, è la descrizione minuta e, proprio per questo, stralunata di una serata in cui l’ingegnere va a vedere il “melodramma”.
Monica Demuru, ore 16, prosegue, invece, con il ciclo di lettura dedicato ai versi delle Historiae della poetessa Antonella Anedda. Una raccolta di paesaggi e destini, collettivi e individuali, tra disordine, crudeltà e inganni, che traghettano la storia, il senso di comunità e delle sue relazioni. Sempre sul punto di disgregarsi.
Venerdì 10 aprile con Fortunato Cerlino
Venerdì 10, ore 16, Fortunato Cerlino condivide invece la lettura di alcuni brani dall’Apocalisse di Giovanni. Spesso evocata come orizzonte verso cui ci starebbe conducendo il nichilismo delle società contemporanee, ma anche citata per parlare del presente imprevisto e straordinario che stiamo attraversando.
Sabato 11 aprile con Davide Enia
Inoltre, per la sezione #talk&dialoghi, sabato 11, ore 21, Giorgio Barberio Corsetti conversa con Davide Enia, tra i grandi narratori e affabulatori della nostra memoria e storia collettiva. Un confronto tra artisti sul linguaggio della scena, il gesto e il cuntu, nonché sulle possibilità che apre il teatro e su come farne materia viva del presente.
Domenica 12 aprile con Marco Cavalcoli
Domenica 12, ore 16, Marco Cavalcoli continua a guidarci nel ciclo di piccole lezioni di economia, Scrooge’s digest, per riflettere sul denaro, il suo immaginario e la sua illusione, attraverso la figura del più arcigno e letterario dei capitalisti, Ebenezer Scrooge.
Le favole di teatrodelleapparizioni
Per le giovani generazioni connesse, appuntamento con le favole serali per i piccoli, Fiabe della buonanotte, di teatrodelleapparizioni, mercoledì 8, venerdì 10 e domenica 12, ore 21. Infine il programma di giochi di teatro e il tutorial del Laboratorio Integrato Piero Gabrielli per la creazione condivisa di una canzone e video clip. Appuntamento domenica 12 ore 11.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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