Cinque serie tv da recuperare in quarantena, da The Crown a Scandal (2a parte)
Last Updated on 18/02/2022
The Crown, The sinner, Mad Men, Le regole del delitto perfetto e Scandal: (altre) cinque grandi serie tv da recuperare in quarantena

Seconda parte della lista delle serie tv da non perdere in queste settimane/mesi. Se nella prima parte abbiamo parlato di Fleabag, Unorthodox, Unbelievable, This is us e The Morning show, oggi la nostra scelta cade su The Crown, The sinner, Mad Men, Le regole del delitto perfetto e Scandal. Buona visione!
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The Crown (Netflix)

Impossibile parlare di serie tv Netflix senza citare ‘The crown’, la serie che ha fatto appassionare i sudditi e non di tutto il mondo alla storia della sovrana più longeva e amata di sempre: Elisabetta II Regina d’Inghilterra e d’Irlanda del Nord. La serie racconta dal matrimonio nel 1947 della allora Principessa Ereditaria Elizabeth Windsor con il Principe Filippo di Grecia fino ai giorni nostri giorni. L’ideatore Peter Morgan ha previsto sei stagioni (ognuna comprende un decennio) con un cambio di attori ogni 2 stagioni. Questa drama serie passa in rassegna le rivalità politiche e gli intrighi personali che hanno contraddistinto i vari decenni del regno di Elisabetta II, mettendo in risalto il delicato equilibrio esistente tra vita privata e vita pubblica della sovrana.
Nelle prime due stagioni ci eravamo affezionati a Claire Foy, talmente perfetta nel ruolo della the Queen da aggiudicarsi un Emmy e un Golden Globe per la sua interpretazione magistrale e riuscendo a mettere d’accordo critica e pubblico. E’ riuscita ad entrare nell’anima della Regina prendendone le movenze, la gestualità, il tono di voce. Giunti alla terza stagione, come previsto da copione, è cambiato tutto il cast. A partire dalla Regina, sostituita dalla superba Olivia Colman, che è riuscita nell’impresa non facile di non far rimpiangere la collega come da lei stesso ammesso. Questa serie vale la pena di essere vista solo per il grande lavoro che c’è dietro nel riprodurre fedelmente abiti, gioielli, ambientazioni meravigliose ed eventi storici. Voto: 8.5.
The sinner (Netflix)

Nel suo ampio catalogo di serie tv , Netflix si è aggiudicata questa miniserie statunitense acclamata dalla critica tanto d’avere un’indice di gradimento sul sito Rotten Tomatoes dal 94% alla prima stagione e 100% alla seconda stagione e ben 2 candidature ai Golden Globe tra cui quella come migliore attrice alla talentuosa Jessica Biel,che nella prima stagione è nelle vesti di protagonista e produttrice esecutiva.
Per chi non avesse visto ancora la prima stagione. Jessica Biel è Cora, una moglie e una madre dalla vita apparentemente serena, che lavora con il marito nella ferramenta di famiglia quando un giorno mentre era al lago con il marito e figlio viene colta da un impeto di rabbia e uccide un uomo sconosciuto senza motivo e con estrema ferocia. Dopo la confessione di Cora, la mancanza di un movente porta il detective Harry Ambrose a indagare su cosa sia successo nella mente della giovane donna. Inizia così un avvincente thriller psicologico che porterà la protagonista a fare un viaggio nella propria psiche.
Nella seconda stagione, invece, Ambrose torna nella sua città natale per aiutare la figlia di un collega detective dopo che un ragazzo di 13 anni ha confessato di aver avvelenato i suoi genitori e appreso i segreti che gli abitanti della città sono determinati a far rimanere sepolti. Una serie antologica che riesce davvero a stupire. Merito del fortissimo cast, a partire dal sempre perfetto Bill Pullman sino al giovanissimo attore Elisha Hening che, nella sua prova più importante, ha dimostrato di essere all’altezza delle aspettative. Ma la forza della serie è sicuramente la sceneggiatura di Petra Hammesfahr che ci porta a interrogarci sui lati più oscuri dell’animo umano. Voto: 8.5.
Mad Men (Netflix)

Sfogliando il catalogo Netflix mi sono imbattuto in Mad Men, la serie delle serie, che ha fatto la storia della tv ed ha influenzato la cultura americana. A più di 10 anni dalla prima uscita, avvenuta nel 2007, per chi non l’avesse ancora vista è arrivato il momento non lasciarsela perdere. Ideata da Matthew Weiner, la serie racconta le vicissitudini di un’agenzia pubblicitaria di New York degli anni Sessanta come specchio per descriverne i grandi cambiamenti avvenuti nella società di allora.
In particolare Mad Men si concentra sulla vita del pubblicitario di successo Don Draper, impersonato da un affascinante e insuperabile John Hamm. Nonché delle persone che incontra nella sua vita professionale e sentimentale. Dalla segreteria tanto ambiziosa e talentuosa da diventare seppur donna in quegli anni copywriter Peggy Olson (la Elizabeth Moss di The Handmaid’s Tale) all’irresistibile ricco mentore Roger Sterling (John Slattery). E ancora l’insoddisfatta e bellissima moglie Betty (January Jones) e la procace e determinata capo segretaria Joan Harris (Christina Hendricks).
La storia degli USA secondo Mad Men
L’ambientazione della serie ritrae i mutamenti sociali in atto negli Stati Uniti in quel determinato periodo storico. Fra gli eventi citati nel corso delle varie stagioni, anche la campagna presidenziale che contrappose John Kennedy a Richard Nixon (1960), la Crisi di cuba (1962), l’assassinio di Kennedy (1963), le lotte per la conquista dei diritti civili degli afroamericani e il primo allunaggio. Ricorrono personaggi e marchi che hanno fatto la storia dell’America, da Marilyn Monroe a Conrad Hilton.
Ma la chiave del successo di questa serie tv sta nell’attenzione maniacale dei dettagli, nella raffinatezza ed eleganza dei costumi Anni Sessanta, nel puro senso estetico. Nulla è lasciato al caso. Dai principi di Galles indossati da John Hamm alle inquadrature, dai ritratti di quei momenti che hanno fatto la storia alle campagne pubblicitarie di brand che hanno fatto grande gli USA. Mad Men ha avuto più di tutte le serie un impatto sulla società moderna con un vero e proprio ritorno al gusto estetico del retrò. Voto: 9.5
Le regole del delitto perfetto (Netflix)

E’ firmata da una della sceneggiatrici più prolifere della tv dell’ultimo ventennio, considerata secondo il Times una delle 100 donne più influenti al mondo. Stiamo parlando di Shonda Rhymes, sceneggiatrice e produttrice di serie cult come Grey’s Anatomy e Scandal.
La serie che ha come protagonista il premio Oscar Viola Davis nei panni della carismatica Annalise Keating, stimato avvocato e docente di diritto penale, che insegna presso una prestigiosa università di Filadelfia, la Middleton University. Con la collaborazione di Wes Gibbins, Laurel Castillo, Michaela Pratt, Connor Walsh e Asher Millstone, i cosiddetti «Keating Five», ovvero cinque studenti scelti per assisterla nei casi giudiziari, e dei suoi associati Bonnie Winterbottom e Frank Delfino, Annalise si ritrova a dover affrontare vari processi.
Impossibile non trovare similitudini tra le due eroine di ‘Scandal’ e de ‘Le regole del delitto perfetto’: entrambe due donne di successo, entrambe due donne di colore che lottano per i diritti della proprio gente e per i più deboli pur essendo sempre vicino al potere. Sì, potere, ambizione e desiderio sono le carte vincenti di queste due serie di successo che, per la felicità di tutti i fans, arrivano a far incontrare le proprie eroine in due episodi Scandal (7×12) e la seconda a Le regole del delitto perfetto (4×13). Il crossover si svolge proprio a Washington, tra le mura della Casa Bianca e le due protagoniste sfoderano tutto il loro talento. Voto: 8.
Scandal (Amazon Prime Video)

Ultima serie tv, ma non per ordine d’importanza, assolutamente da non perdere, è un altro dei più grandi successi della sopraccitata Shonda Rhimes. Scandal è un mix di intrighi e tradimenti, politici e sentimentali. Ed ha come protagonista una donna afroamericana, Kerry Washington, nel ruolo di Olivia Pope. Ex direttore delle comunicazioni della Casa Bianca per il presidente repubblicano Fitz Grant, decide di lasciare il posto di lavoro per creare la Olivia Pope e Associati. Determinata a lasciarsi il passato alle spalle, tra cui la relazione clandestina con il presidente Grant (Tony Goldwyn), dedica la sua vita a proteggere l’immagine pubblica dell’élite della nazione e i suoi segreti.
Oltre al lavoro maniacale di Shonda nei dettagli, nelle ambientazioni della Casa Bianca, ai costumi glamour indossati da Olivia, le va sicuramente il merito di aver scelto per la prima volta come protagonista di una serie tv del 2012 una donna afroamericana. Olivia Pope è un’eroina moderna, una donna affascinante, determinata, che ha conquistato il potere con le proprie forze. Con i suoi cappottini impeccabili, tailleur color pastello, tacchi altissimi e capelli sempre in piega riuscirà sempre a risolvere i problemi di tutti: senatori corrotti, ereditieri viziati, stagiste sedotte, giudici maniaci. Questi sono solo alcuni degli scandali che sono riusciti a tenere incollati davanti a questa serie di successo milioni di telespettatori. Ma il fulcro di tutta la serie è l’amore clandestino tra Olivia e il più famoso inquilino della Casa Bianca, il Presidente degli Stati Uniti d’America. Voto: 9.
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Classe 1988, consulente di comunicazione. Dopo la maturità classica e la laurea in Legge ho iniziato a lavorare come ufficio stampa presso la Fondazione Ducci, per poi intraprendere la carriera nelle pubbliche relazioni e nella organizzazione di eventi. Fin da piccolo sono sempre stato una persona molto curiosa e questo mi ha portato ad appassionarmi ad ogni forma di arte. Amo la letteratura russa (Dostoevskij, Tolstoj, Bugalkov) e l’arte classica. E ho una passione per il cinema americano (Martin Scorsese, Woody Allen, Clint Eastwood) e francese (Xavier Dolan, Denis Villeneuve).
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