#Iorestoacasa (2) – Tre film da non perdere: Lost Girls, I due papi e The Report
Last Updated on 19/06/2020
Prosegue l’analisi sui film da scoprire sulle principali piattaforme digitali. Oggi parliamo di Lost Girls, I due papi e The Report, disponibili tra Prime Video e Netflix

Prosegue l’analisi sui nuovi film da scoprire sulle piattaforme digitali. Oggi parliamo di Lost Girls, I due papi e The Report, disponibili tra Prime Video e Netflix
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Lost Girls (Netflix)

Film di Liz Garbus, documentarista già candidata agli Oscar, Lost girls è un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Robert Kolker che parla di una storia vera di lotta femminile e di riscatto sociale.
La trama del film
Protagonista di questa storia narrativa è Mari Gilbert (Amy Ryan), un’attivista americana che in seguito alla scomparsa della giovanissima figlia Shannan Gilbert si ritrova a dover combattere con la polizia di Long Island che sembra non volerla aiutare. Il motivo è che Shannan è una prostituta, quindi per la polizia non merita attenzione. La donna, guidando incessantemente le forze dell’ordine, fa luce su un’ondata di omicidi di giovani prostitute trovate uccise sulle coste di South Shore e commessi dal serial Killer di Long Island. Mari si batte insieme ad altre donne parenti delle giovani vittime per dare giustizia a queste giovani sventurate lavoratrici della strada che sono prima di tutto delle persone: madri, figlie, sorelle, amiche. Donne dimenticate della società perché hanno fatto del loro corpo merce di scambio per mantenere se stesse, le proprie famiglie e forse per un futuro migliore.
La candidata all’Oscar Amy Ryan, quasi irriconoscibile in questo film, dona al personaggio intensità e credibilità
La regista porta questa storia vera sul grande schermo con una sceneggiatura potente e raffinata che ci tiene con il fiato sospeso fino alla fine. Una ricerca incassante resa incalzante dalla cura dei dettagli grazie al background da documentarista di Liz Garbus. Ogni cosa sembra evidenziare la situazione di precarietà e di disagio in cui vessano queste donne. A partire dal trucco che sottolinea come siano segnate dal tempo e dal duro lavoro, fino ai costumi sommessi. I torni freddi usati per la fotografia accrescono il senso di frustrazione e angoscia che pervade in tutto il film. La candidata all’Oscar Amy Ryan, quasi irriconoscibile in questo film, dona al personaggio intensità e credibilità. Un dramma commovente che racconta in modo sensibile e diretto la lotta di queste donne per la verità in una società ipocrita. Voto: 9.
I due papi (Netflix)

Tra i film da vedere anche ‘I due Papi’, l’ambiziosa produzione Netflix, che vanta ben 3 candidature agli Oscar e due mostri sacri del cinema mondiale del calibro di Anthony Hopkins e Jonathan Pryce. I due protagonisti sono rispettivamente Papa Benedetto XVI e il cardinale Jorge Mario Bergoglio, futuro Papa Francesco. Il film ispirato dalla vera racconta in particolare un evento epocale che ha stravolto la Chiesa Cattolica: il passaggio dei poteri tra i due Papi. Un evento unico che ha portato la Chiesa di Roma ad essere sotto l’occhio del ciclone dell’intero mondo.
La trama del film
Siamo nel 2012 quando il Cardinale di Buenos Aires esprime a Papa Ratzinger la volontà di andare in pensione. Dopo vari scandali Benedetto XVI convoca il Cardinale Bergoglio e gli rivela un segreto che avrebbe scosso la Chiesa Cattolica. Inizia così la conoscenza ed il confronto tra due uomini diametralmente opposti divisi tra tradizione e progresso, senso di colpa e perdono. Nasce un rapporto di profonda fiducia che porterà ad una scelta difficile per un miliardo di fedeli in tutto il mondo.
I due titani del cinema Hollywoodiano Anthony Hopkins e Jonathan Pryce conferiscono umanità e autenticità a questi due personaggi
Questo film, scritto da diretto da Fernando Meirelles e scritto da Anthony McCarten, racconta in modo nitido e intimo la rinuncia al Papato da parte di Benedetto XVI dopo oltre sette secoli e il passaggio di testimone al nuovo Papa Francesco. Ma in questa sceneggiatura scritta magistralmente viene raccontato molto di più: la storia tra dell’amicizia tra due uomini agli antipodi accumunati dall’essere prima di tutto umani. Dall’aver entrambi sottovalutato lo scandalo dei preti pedofili. Senza tralasciare il coinvolgimento di Bergoglio durante la dittatura argentina. Entrambi impareranno a perdonare se stessi. I due titani del cinema Hollywoodiano Anthony Hopkins e Jonathan Pryce conferiscono umanità e autenticità a questi due personaggi che sono destinati a fare la storia della Chiesa Cattolica. Voto: 8.
The Report (Prime Video)

Adam Driver, che abbiamo visto in ‘Storia di un matrimonio’, è protagonista di un’altra pellicola degna di nota: The Report. Il film, scritto e diretto da Scott Z. Burns, racconta la storia vera di Daniel Jones, membro dello staff di Dianne Feinstein del Senato degli Stati Uniti, che segue l’indagine sull’uso della tortura da parte della CIA in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001.
La trama del film
L’attentato alle Torri Gemelle che sconvolse l’America, il primo sul suolo statunitense, che ha messo il Paese in ginocchio e l’ha reso per la prima volta vulnerabile. Ma nessuno conosceva i retroscena sconcertanti che nascondeva l’Intellegence, che si è spinta oltre in modo gelido e spietato pur di trovare i colpevoli. Daniel Jones viene assegnato ad un’indagine circa il programma di detenzione ed interrogatorio della CIA. Dall’indagine emergeranno le tecniche immorali e brutali a cui erano sottoposti durante gli interrogatori, delle vere e proprie torture in una Paese che ha sempre preso le distanze dalla tortura. Jones è un uomo che si trova a combattere solo contro il sistema.
Scott racconta con senso etico e disciplina come gli stessi Stati Uniti ed il suo Presidente arriveranno a scusarsi per i loro comportamenti
The Report può essere definito quasi un documentario per la scrittura nitida e chiara con cui Scott racconta fedelmente i fatti senza lasciare nulla all’immaginazione. Rientra nel filone dei film d’inchiesta tanto di moda negli ultimi anni, come ‘il caso Spotlight’ o ‘Il The Post’, ma si differenzia da tutti quei film che parlano dell’11 settembre quasi a voler celebrare un’America colpita nel cuore. Scott racconta con senso etico e disciplina come gli stessi Stati Uniti ed il suo Presidente arriveranno a scusarsi per i loro comportamenti.
Adam Driver, che negli ultimi anni sembra collezionare successi, in questa pellicola sembra essere un pò lezioso. Un personaggio che non dà spazio ai sentimenti, se non la fedeltà al proprio Paese e ai suoi ideali. Ma va menzionata la superba interpretazione di Annette Bening nel ruolo della senatrice Dianne Feinstein che regala profondità e umanità la lotta per la ricerca della verità. Perché a fare grande un Paese civile è anche il saper ammettere le proprie colpe. Voto: 7.5.
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Classe 1988, consulente di comunicazione. Dopo la maturità classica e la laurea in Legge ho iniziato a lavorare come ufficio stampa presso la Fondazione Ducci, per poi intraprendere la carriera nelle pubbliche relazioni e nella organizzazione di eventi. Fin da piccolo sono sempre stato una persona molto curiosa e questo mi ha portato ad appassionarmi ad ogni forma di arte. Amo la letteratura russa (Dostoevskij, Tolstoj, Bugalkov) e l’arte classica. E ho una passione per il cinema americano (Martin Scorsese, Woody Allen, Clint Eastwood) e francese (Xavier Dolan, Denis Villeneuve).