Parte la MuseumWeek, un’edizione internazionale all’insegna degli hashtag
Supportata dall’UNESCO e da Europa Nostra, la MuseumWeek sprona i musei di tutto il mondo a divulgare i propri contenuti sulla base del principio “7 giorni, 7 temi, 7 hashtag”. A seguire il programma, giorno per giorno: si parte con gli eroi e si conclude con i sogni…

Parte oggi la MuseumWeek, sino al 17 maggio, che riunirà virtualmente i musei di tutto il mondo. Saranno tutti chiamati a intervenire in un dialogo a distanza reso possibile dalle piattaforme digitali. Si cercherà di evocare il concetto dello stare insieme, utile a fronteggiare la crisi globale che ci troviamo a vivere. La MuseumWeek sarà all’insegna della togetherness. Questo l’hashtag che raccoglierà i contributi delle sedi museali partecipanti, evidenziando la necessità di collaborare alla costruzione del post pandemia.
Sette giorni, sette temi, sette hashtag
Supportata dall’UNESCO e da Europa Nostra, la MuseumWeek sprona quindi i musei a divulgare i propri contenuti sulla base del principio “7 giorni, 7 temi, 7 hashtag”. Questo il programma, giorno per giorno: #EroiMW, #CulturainQuarantenaMW, #InsiemeMW. A seguire, ancora, #MomentialMuseoMW, #AmbienteMW, #TecnologiaMW e #SogniMW. Temi e spunti che affondano le radici nell’attualità e che si concretizzeranno in una serie di interviste, video e consigli a portata di click.
Le parole di Benjamin Benita, organizzatore della MuseumWeek
Queste, infine, le parole di Benjamin Benita, organizzatore della MuseumWeek: “Vogliamo sottolineare la forza della cultura, dell’arte e delle idee a renderci uniti. Ci consentono di creare un legame, di dare un senso alle nostre vite e di realizzare le nostre aspirazioni più forti. Ci permettono di approfondire la nostra comprensione di chi siamo e dove stiamo andando. E sono una base per la nostra società globale”.
Appassionati di arte, teatro, cinema, architettura, libri, spettacolo e cultura? Seguite le nostre pagine Facebook, Twitter e Google News
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
1 Comment »