Gallerie in crisi, saltato il “70% degli affari”: l’appello a Franceschini
Last Updated on 10/05/2020
In Italia si contano cinquecento gallerie d’arte, che promuovono cinquemila mostre ogni anno. E necessitano interventi mirati del Governo. Le proposte di Mauro Stefanini, Presidente dell’Angamc, Associazione Nazionale delle gallerie d’arte moderna e contemporanea

L’appello di Mauro Stefanini, Presidente dell’Angamc, Associazione Nazionale delle gallerie d’arte moderna e contemporanea, in una lettera aperta a Dario Franceschini, Ministro per i Beni Culturali. Anzi, un vero e proprio SOS. Il presidente, a nome dei suoi colleghi e associati, sottolinea infatti l’urgenza che ha questo settore di ripartire. Il danno maggiore è, secondo Stefanini, causato dall’annullamento delle fiere, durante le quali si svolge ormai il 70% degli affari di una galleria privata.
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I numeri delle gallerie in Italia
“I numeri parlano chiaro: il settore conta circa 500 gallerie d’arte che contribuiscono a un forte impatto culturale, sociale ed economico sul Paese. Basti pensare alle 5.000 mostre private realizzate ogni anno; ai 10.000 posti di lavoro tra attività di gallerie, artisti, curatori, restauratori e trasportatori specializzati; al volume d’affari di centinaia di milioni di euro; agli ingenti investimenti in cultura che creano effetti positivi anche nel tessuto economico delle città come nel settore alberghiero, ristorativo e fieristico”.
L’appello al Ministro Dario Franceschini
Queste, quindi, le richiesta dell’Angamc: “In questa fase accogliamo favorevolmente gli interventi del Governo mirate alla concessione di esenzioni, momentanei blocchi dei pagamenti di mutui e utenze, la proroga dei pagamenti F24 e altre eventuali imposte. Ma riteniamo fondamentale riprendere con Lei il dialogo su temi per noi sostanziali. Ossia Art Bonus, IVA primo mercato, IVA importazioni, SIAE/diritto di seguito. Argomenti che abbiamo già avuto modo di portare sul tavolo del Ministero della Cultura e che saranno fondamentali per porre le basi per il rilancio futuro del sistema Arte”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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