Light and Vision, la prima personale di Edith Suchodrew a Roma
Si aprirà venerdì 26 giugno, presso Arte Borgo Gallery di Roma, la mostra dal titolo Light and Vision di Edith Suchodrew. A cura di Anna Isopo, con testo critico dello storico dell’arte Giorgio Vulcano. Visitabile sino al 6 luglio 2020.

Si aprirà venerdì 26 giugno, alle ore 17.00, presso Arte Borgo Gallery di Roma, la mostra dal titolo Light and Vision di Edith Suchodrew. A cura di Anna Isopo, con testo critico dello storico dell’arte Giorgio Vulcano. Visitabile sino al 6 luglio 2020.
Mondi fantastici e reali fissati attraverso fotografie e dipinti
Sarà la sua prima mostra personale, e intende presentare la sua ultima ricerca artistica in cui narra mondi fantastici e reali fissati attraverso fotografie e dipinti. Le opere realizzate da Edith sono un mezzo di comunicazione in cui riesce a far vedere ciò che altri non vedono raccontando con semplicità il quotidiano a volte invisibile.
Chi è Edith Suchodrew
Edith Suchodrew nasce nel 1953 a Eupatoria (ex URSS). Si Diploma all’Accademia delle arti lettone a Riga / Lettonia come artista grafico. Membro della International Association of Art (IAA) presso l’UNESCO, della Art Addiction Medial Art Association (AAMAA) e dell’Unione degli artisti dell’URSS e della Lettonia. Dal 1974 ha partecipato a più di 400 mostre e realizzato 97 mostre personali in tutto il mondo, vincendo numerosi premi e riconoscimenti. Le sue opere arricchiscono musei e collezioni private di tutto il mondo. In occasione del vernissage Edith Suchodrew reciterà alcune poesie scritte dalla sua mamma, Doris Suchodrew.
Orari, costi e indirizzo
Luogo: Arte Borgo Gallery.
Date e orari: dal 26 giugno al 6 luglio 2020. Dal lunedì al venerdì: 11.00 –19.00 Domenica e festivi chiusi.
Indirizzo: Borgo Vittorio 25, Roma.
Ingresso: libero.
Curatrice: Anna Isopo. Con testo critico dello storico dell’arte Giorgio Vulcano.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.