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Associazione Locali storici italiani: “il virus sta vincendo”. Le proposte del Presidente Enrico Magenes alle Istituzioni

Last Updated on 24/06/2020

Sono sopravvissuti anche alle Guerre mondiali, ma potrebbero “morire” a causa del Coronavirus: sono 215 i ‘musei dell’ospitalità’, con oltre 40mila anni complessivi di storia alle spalle. L’appello di Enrico Magenes, Presidente dell’Associazione Locali storici italiani

Sono sopravvissuti alle Guerre mondiali, alle Guerre d’Indipendenza, in molti casi anche all’Italia delle Signorie e dei Principati. Ora la Caporetto dei locali storici italiani rischia di rivelarsi il Coronavirus, con la sua crisi economica e di turismo. L’allarme arriva dall’Associazione Locali storici italiani215 ‘musei dell’ospitalità’ con oltre 40mila anni complessivi di storia alle spalle – in una lettera inviata ieri al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

Le parole di Enrico Magenes, presidente dell’associazione

“Abbiamo atteso che l’emergenza sanitaria scemasse prima di rappresentare le nostre difficoltà – ha detto Enrico Magenes, presidente dell’associazionema oggi è giusto far sentire anche la nostra voce, forse più conosciuta e apprezzata all’estero che qui da noi. Nessun Paese al mondo può vantare un patrimonio come il nostro in termini di locali storici”, ha proseguito Magenes. “E nella grande maggioranza dei casi lo si deve alla gestione di famiglie che lo hanno faticosamente creato e tramandato nei secoli e che oggi stanno lottando con tutte le energie per garantire la sopravvivenza. Ma tutto questo non basta. Stanno vincendo il virus e le sue conseguenze anche in termini di presenze straniere, che secondo l’ultimo bollettino Enit saranno il 55% in meno dello scorso anno”.

Una situazione che, si legge nella lettera, “porterebbe a un impoverimento dell’anima turistica e culturale di un’ospitalità Italiana che ha fatto scuola al mondo intero”. Una situazione per cui l’associazione chiede aiuto, sia esso “sotto forma di contributi a fondo perduto, sgravi fiscali o sostegno economico di qualsiasi entità o tipologia”.

I locali storici sono in media attivi da circa 180 anni. Sono guidati nella metà dei casi da 2 o più generazioni della stessa famiglia

I locali storici sono in media attivi da circa 180 anni. E sono guidati nella metà dei casi da 2 o più generazioni della stessa famiglia. Con storie che scavano nel passato fino a toccare le 12 generazioni. Frequentati da artisti, attori, scrittori, musicisti e personaggi storici e famosi italiani e internazionali, rappresentano delle vere e proprie gallerie aperte al pubblico. Custodiscono arredi d’epoca e opere d’arte, oltre a un patrimonio storico e culturale inestimabile in termini di storie e aneddoti collezionati lungo tutto il periodo di attività. Veneto, Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria e Campania sono le regioni con la più alta presenza di locali storici. Tra alberghi, ristoranti, confetterie, pasticcerie, caffè letterari e altro.

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