Alberto Garlandini, un italiano alla guida dell’ICOM
Alberto Garlandini è il nuovo presidente dell’ICOM, International Council of Museums, nominato dal Consiglio Direttivo a seguito delle dimissioni con effetto immediato di Suay Aksoy

Alberto Garlandini è il nuovo presidente dell’ICOM, International Council of Museums, nominato dal Consiglio Direttivo a seguito delle dimissioni con effetto immediato di Suay Aksoy, eletto Presidente. La decisione è stata presa con voto anonimo e conformemente alle disposizioni dello Statuto. Garlandini assumerà la presidenza fino alla prossima elezione del Consiglio Direttivo da parte dell’Assemblea Generale, che si terrà a Praga nel 2022. Il Consiglio Direttivo è stato inoltre nominato con voto anonimo, Terry Simioti Nyambe, Consigliere ordinario, in sostituzione di Alberto Garlandini come Vice-Presidente. Nyambe, ex presidente dell’ICOM Zambia, svolgerà questo nuovo mandato insieme al vicepresidente Laishun An fino alle elezioni del 2022.
Chi è e cosa ha fatto Alberto Garlandini
Alberto Garlandini ha ricoperto diverse funzioni all’interno di ICOM dal 2005, tra cui il presidente di ICOM Italia e il presidente del comitato organizzatore di ICOM Milano 2016. E’ stato anche membro ordinario del consiglio esecutivo dell’ICOM, il comitato permanente per la definizione dei musei e le prospettive potenziali (MDPP), il comitato di revisione delle allocazioni strategiche (SAREC), il comitato internazionale ICOM per i musei regionali (ICOM ICR), il gruppo di lavoro sulla sostenibilità (SWG ) e il comitato del piano strategico (2013-2017).
“In questi tempi difficili, ICOM ha responsabilità ancora più importanti rispetto al passato”.
“A causa delle attuali misure COVID-19, stiamo affrontando alcuni cambiamenti organizzativi difficili e imprevisti- ha dichiarato Garlandini dopo la nomina – Stiamo sviluppando nuove forme di comunicazione con il pubblico e tra di noi. Grazie agli sforzi del direttore generale e del segretariato, per la prima volta nella storia dell’ICOM, il consiglio consultivo, le riunioni dei comitati nazionali e internazionali e l’assemblea generale si terranno in videoconferenza alla fine di luglio. Sono sicuro che sarà un’esperienza fruttuosa e di successo.
Pluralismo, diversità, democrazia e trasparenza sono sempre stati i punti di forza di ICOM e ora sono più che mai necessari. Dobbiamo migliorare la nostra visione e missione comuni. L’unità di ICOM e della comunità museale è il tesoro che ci impegniamo a preservare e promuovere. Andiamo avanti mano nella mano verso i nostri obiettivi comuni”, conclude il nuovo presidente dell’ICOM.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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