Franceschini, Mibact: 50 milioni di euro per musei e luoghi della cultura non statali
Firmato oggi dal Ministro del Mibact Dario Franceschini il decreto che avvia le procedure per il riparto di 50 milioni di euro a sostegno dei musei e dei luoghi della cultura non statali...

Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha firmato oggi il decreto che avvia le procedure per il riparto di 50 milioni di euro a sostegno dei musei e dei luoghi della cultura non statali. Tali risorse provengono dal fondo emergenza imprese culturali, istituito con il decreto “Rilancio” varato dal Governo lo scorso 19 marzo. E destina 210 milioni di euro al sostegno del mondo del libro, dei musei non statali e dei grandi eventi. Nonché fiere, mostre, congressi e tutti quegli eventi annullati a causa dell’emergenza Covid.
“Realtà culturali che devono trovare il massimo sostegno da parte delle istituzioni”
“Nel pieno rispetto dell’articolo 9 della Costituzione – dichiara il Ministro Franceschini – lo Stato interviene in aiuto delle tante realtà culturali diffuse sul territorio che, insieme ai musei del MiBACT, costituiscono il sistema museale nazionale, custode del patrimonio culturale italiano e potente attrattore di turismo di qualità. Si tratta di realtà culturali che stanno vivendo un momento molto difficile e devono quindi trovare il massimo sostegno da parte delle istituzioni”.
Le risorse del Mibact saranno destinate ai musei civici, ai musei diocesani e agli altri musei e luoghi della cultura non statali pubblici
Le risorse saranno destinate ai musei civici, ai musei diocesani e agli altri musei . Nonché ai luoghi della cultura non statali pubblici o con personalità giuridica. Tutti dovranno fare domanda secondo le scadenze e nelle modalità che verranno pubblicate sul sito della Direzione generale musei. Tali risorse verranno quindi ripartite tra i soggetti richiedenti in misura proporzionale ai minori introiti derivanti dalla vendita di biglietti nel periodo che va dal 1 marzo al 31 maggio 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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