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Carl Reiner, l’uomo che ha fatto della comicità una cosa serissima

Last Updated on 01/07/2020

Da The 2000 year old man a The Dick Van Dyke show, dal sodalizio con Sid Caesar a quello con Mel Brooks: ecco cosa recuperare di Carl Reiner, vincitore (da record) di 9 Emmy Awards…

Nato il 20 marzo del 1922, si è spento a 89 anni Carl Reiner, l’uomo che ha fatto della comicità sul grande e sul piccolo schermo una questione del tutto seria. Padre dell’attore e regista Rob Reiner, vincitore di 9 Emmy Awards, un Grammy Award e del prestigioso premio all’umorismo Mark Twain, inaugurato nel 1998 dal John F. Kennedy centre.

I sodalizi fortunati con Sid Caesar e Mel Brooks

Carl Reiner si distingue nella storia dello spettacolo per il suo carattere poliedrico. Da regista ad attore a sceneggiatore e commediografo, la sua attivissima carriera da vita e successo a show come “Caesar’s hour” del 1954 per il quale verrà premiato agli Emmy e si affermerà nel panorama della televisione americana. Grazie al suo genio creativo negli anni 50 gli sketch acquisiscono nuova luce, nasce infatti “Your show of shows” lo spettacolo di varietà con Sid Caesar. Da qui, seguendo la strada della creazione artistica in cui l’ idea si genera da quella precedente, prenderà vita il sodalizio comico con Mel Brooks. Insieme attraverso la leggerezza dello sketch e dell’improvvisazione, l’immagine di Dio stesso diventerà espediente comico nella commedia sperimentata negli anni 60 ” The 2000 year old man”.

The 2000 year old man e The Dick Van Dyke show

Negli stessi anni, dal 1961 al 1966, viene prodotta e trasmessa la sit-com “The Dick Van Dyke show”, interpretata dallo stesso Dick Van Dyke, 158 episodi in 5 stagioni di pura ilarità che consacrano per sempre il suo successo televisivo. Dal piccolo al grande schermo il suo successo non si arresterà, darà infatti prova del suo talento senza confini nella prova registica inaugurata nel 1969 con il film “il comico”. L’avventura cinematografica prosegue negli anni 70-80 con la realizzazione di una serie di film in cui sarà l’interprete Steve Martin a dare il giusto volto alla sua comicità, ricordiamo quindi “lo straccione” (1979), “Il mistero del cadavere scomparso” (1982), “ho perso la testa per un cervello” (1983) e “Ho sposato un fantasma” (1984). Alla fine della sua carriera lo incontriamo come attore nei panni di Saul Bloom nella trilogia iniziata con Ocean’s Eleven di Steven Soderbergh.

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