Deep informal, quattro artisti a confronto al Porto Turistico di Roma
Appuntamento dal 18 al 24 luglio, al Porto Turistico di Roma, per la mostra Deep informal presso la Galleria Ess&rrE. Quattro gli artisti a confronto: Elio Atte, Marina Loreti, Michelangelo Riolo e Anna Maria Tani…

Appuntamento dal 18 al 24 luglio, al Porto Turistico di Roma, per la collettiva Deep informal della Galleria Ess&rrE, in Lungomare Duca degli Abruzzi, 84. Quattro gli artisti a confronto: Elio Atte, Marina Loreti, Michelangelo Riolo e Anna Maria Tani.
Deep informal ed Elio Atte, tra pittura e poesia
Elio Atte, nato a Milano il 2 Febbraio 1954, fin dall’infanzia è stato attratto dalle matite ed i pennelli, affascinato dal Blu intenso con i riflessi violetti dell’inchiostro sia quello delle penne stilografiche che quello dei calamai dove si immergeva il pennino, parliamo di molto tempo fa, è da allora che ha scoperto questa sua grande passione. Autodidatta sia nella Pittura che nella Poesia, giunto a Roma nel 1967 ha proseguito la sua esperienza artistica da autodidatta sperimentando la china, le tempere, l’olio, l’acrilico ed i pastelli. Tra il 1969/70 ha realizzato un Poster su autorizzazione della FAO per conto di un’Agenzia libraria sulla Fame nel Mondo. Tra il 1974/75 durante il servizio militare ha realizzato la campagna per il Risparmio Energetico attraverso immagini pittoriche realizzate in acrilico.
Nei quattro anni successivi si è dedicato a 360 gradi all’arte della fotografia per tornare subito dopo a quella pittorica. Tra le mostre estemporanee, quelle a Roma, a Tarquinia e a Grottaferrata. Ha inoltre partecipato alle mostre organizzate da Openart, EA Art, MF Eventi, La Maison D’Art, 94Tele, Numan, Arte Borgo Gallery, Galleria Ess&rrE presso le seguenti località: Roma, Padova, Venezia, Palermo, San Benedetto del Tronto, Macerata, Berlino.
Le forme geometriche e i giochi di volumi di Marina Loreti
Marina Loreti vive e lavora a Roma, dove inizia il suo percorso nell’arte fin da giovanissima, quando viene chiamata a dipingere murales nella propria scuola, visto la sua naturale propensione al disegno e alla pittura. Fin da allora il suo vero interesse è per l’arte che la spinge allo studio dei primi grandi maestri europei che rivoluzionano lo scenario interpretativo della pittura del ‘900 in poi, studiandone l’eccezionale corrente avanguardista. Frequenta scuole e workshop, tra cui la Scuola d Arte di S.Giacomo di Roma, dove sperimenta nuove tecnologie nell’arte contemporanea.
Appassionata di arte contemporanea, dopo passaggi evolutivi, sente l’esigenza di perfezionare tecniche pittoriche e nuove correnti. La sua attenzione è attratta da forme geometriche che esprimono immagini introspettive create da cadenze dettagliate, da giochi di volumi che si liberano dalle regole pur mantenendo una precisa costruzione essenziale e ragionata. Le sue opere sono custodite in collezioni e raccolte private. Presente nei più prestigiosi annuari e cataloghi d’arte moderna e contemporanea.
Michelangelo Riolo, da intagliatore a scultore
La carriera artistica di Michelangelo Riolo inizia a Catania nel 1972. Si forma in laboratorio dapprima come intagliatore, per poi ampliare la sua ricerca in altri campi dell’arte, iniziando a far conoscere le sue opere e a intrecciare scambi culturali nell’ambito della scultura e della pittura, partecipando a mostre collettive.
Si trasferisce a Terni continuando la sua ricerca ed esponendo in diverse collettive, con ottimi consensi della critica locale. Attualmente vive e lavora a Roma.
Le metropoli e le composizioni di Anna Maria Tani
Pittrice figurativa tendente al materico informale scenico, utilizza le seguenti tecniche: calcografia, acrilico spatolato, collage, assemblaggi e interpreta i seguenti soggetti: metropoli e composizioni astratte.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.