“Tutto quello che vedete lo devo agli spaghetti” – Tanti auguri, Sophia Loren!
La più grande, talentuosa, bella, famosa diva del cinema italiano compirà 86 anni il prossimo 20 settembre. In attesa di vederla spegnere le candeline, vi raccontiamo qualche curiosità sull’immensa Sophia Loren.

Roma, 20 settembre 1934: nella Clinica Regina Margherita nasce Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone. Nel 1950 Sofia partecipa al concorso di Miss Italia, vincendo la fascia di Miss Eleganza, e inizia a lavorare nel cinema come comparsa o in piccoli ruoli. Ma è nell’anno successivo, dall’incontro col produttore Carlo Ponti, che la sua vita e la sua carriera cambieranno per sempre, e nascerà Sophia Loren, senza ombra di dubbio l’attrice italiana più amata al mondo.
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Una carriera incredibile
“Bella come un albero di Natale” è l’ironico complimento di Alberto Sordi, il primo con cui la Loren condivide lo schermo come co-protagonista, in Due notti con Cleopatra. E poi arrivano Totò, Monicelli, Scola, Risi, Gassman e il sodalizio con De Sica. Il successo la porta anche a Hollywood, dove lavora con grandi nomi come Marlon Brando, Charlie Chaplin, Cary Grant, Richard Burton, Frank Sinatra, John Wayne, Peter Sellers, Robert Altman e Paul Newman. Sophia è stimata e amata da tutti. Ma il vero, unico, grande compagno di una vita intera sul set, resta Marcello Mastroianni; tanto che lui stesso dichiarò: “Se mia madre andava al cinema e mi vedeva con altre interpreti mi telefonava preoccupata – Marce’, che hai fatto? Hai litigato con Sophia? – “. Amici affettuosi, spiriti affini e con una grande complicità, con ben 14 film insieme la coppia Loren-Mastroianni resta tuttora la più iconica del cinema italiano.
Sophia e gli Oscar
Era il 1962 quando Sophia Loren vinse l’Oscar per La Ciociara di Vittorio De Sica, battendo, tra le altre, Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany; ma non si presentò alla cerimonia. Lo fece l’anno seguente, per consegnare a Gregory Peck il premio come migliore attore per Il buio oltre la siepe (visibilmente emozionata, strappa una risata al pubblico esclamando in italiano “la busta, per favore!”). Trent’anni dopo, Peck le restituì il favore, consegnandole l’Oscar alla carriera; nel discorso di ringraziamento la Loren confessò di non essere andata nel 1962 per soggezione verso le star di Hollywood. Una soggezione poi superata negli anni a venire, in cui più volte è stata ospite della cerimonia per consegnare ad altri l’ambita statuetta. Nel 1993, insieme a Mastroianni, consegna l’Oscar alla carriera a Federico Fellini, nel 1999 annuncia la vittoria de La vita è bella per Miglior Film Straniero gridando “ROBERTO!”, e l’anno scorso è intervenuta con un’introduzione affettuosa alla cerimonia di consegna dell’Oscar alla carriera a Lina Wertmuller.
Sophia su Netflix
Alla soglia degli 86 anni Sophia Loren non smette di stupire: è in uscita a breve, su Netflix, il film La vita davanti a sè, diretto dal figlio Edoardo Ponti, di cui Sophia è protagonista. La storia, tratta dall’omonimo romanzo di Romain Gery, racconta di Madame Rosa, una sopravvissuta dell’olocausto che in un appartamento di Bari si prende cura di figli di prostitute, e del piccolo Momo, immigrato senegalese di 12 anni, con cui Rosa instaura un forte legame. Il film segna il ritorno dell’attrice sul grande schermo dopo 10 anni di assenza; come se non bastasse questo a creare grande attesa, il nome di Sophia Loren è nella lista delle favorite all’Oscar 2021.
Che sia vero, che non c’è due (Oscar) senza tre?
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Mio padre è Andrej Tarkovskij, mia madre è Sarah Connor. Onnivora di cinema, ho imparato a memoria IMDB. Vorrei vivere dentro “L’Eglise d’Auvers-sur-Oise” di Van Gogh, essere fotografata da Diane Arbus e scolpita da Canova. Vorrei che Hemingway scrivesse di me, che Hendrix mi dedicasse una canzone e che Renzo Piano mi intitolasse un grattacielo. Per quest’ultimo sono ancora in tempo.
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