Il dipinto del 1820: Un uomo e una donna davanti alla luna di Caspar David Friedrich
È del 1820 il dipinto romantico Un uomo e una donna davanti alla luna. Lo realizzò il pittore Caspar David Friedrich e, attualmente, fa parte della collezione dello Staatliche Museen di Berlino. Si considera oggi una delle più importanti rappresentazioni della pittura romantica tedesca, sviluppatasi nel primo Ottocento.

È del 1820 il dipinto romantico Un uomo e una donna davanti alla luna. Lo realizzò il pittore Caspar David Friedrich e, attualmente fa parte della collezione dello Staatliche Museen di Berlino. Si considera oggi una delle più importanti rappresentazioni della pittura romantica tedesca, sviluppatasi nel primo Ottocento.
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Analisi dell’opera
Il dipinto rappresenta un paesaggio boscoso con due alberi, di cui uno è spoglio mentre l’altro verdeggiante. Al centro compaiono un uomo ed una donna, due figure isolate di spalle. Il quadro induce a riflettere sul destino di solitudine dell’uomo. L’obiettivo a cui l’autore punta è quello di trasmettere il suo pessimismo e di provocare una riflessione nell’osservatore. Alcun riferimento a questo o a quel potere politico o alla storia. L’utilizzo di linee curve e di colori freddi e neutri, stesi con sfumature graduate, prevale nel dipinto.
Linee, luci e significati simbolici
Linee di forza oblique, che ritroviamo nell’albero spoglio, lungo il sentiero e il pendio della montagna e il masso sulla sinistra, caratterizzano la composizione. Il dipinto comunque risulta piuttosto statico, l’effetto di controluce apporta un contrasto netto tra le zone scure e quelle illuminate e l’atmosfera diventa alquanto misteriosa. Nel quadro, infine, si evidenziano alcuni elementi con significati simbolici: il sentiero rappresenta il cammino dell’esistenza umana, l’imbrunire invece la vecchiaia, l’albero spoglio la morte e quello rigoglioso raffigura la vita.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.