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Napoleone e il mito di Roma, ai Mercati di Traiano una mostra per i 200 anni dalla sua morte

Il 5 maggio 2021 ricorrerà l’anniversario per i duecento anni dalla sua morte. Anche la città di Roma ne sarà coinvolta in quanto, annessa all’Impero dal 1809 al 1814, diventa città imperiale seconda a Parigi per volontà di Napoleone stesso. La mostra presso Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali

Napoleone bonaparte

Dal 15 dicembre 2020 al 30 maggio 2021 appuntamento con “Napoleone e il mito di Roma”, presso Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali. La mostra, concepita per celebrare Napoleone, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

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L’anniversario per i duecento anni dalla sua morte

Il 5 maggio 2021 ricorrerà l’anniversario per i duecento anni dalla sua morte. E anche la città di Roma ne sarà coinvolta in quanto, annessa all’Impero dal 1809 al 1814, diventa città imperiale seconda a Parigi per volontà di Napoleone stesso.

Le opere in mostra e gli approfondimenti

La mostra, suddivisa in più sezioni, analizzerà il contesto culturale e letterario della seconda metà del XVIII secolo. E dedicherà approfondimenti ad aspetti urbanistici, quali ad esempio gli scavi del settore centrale della Basilica Ulpia, la Colonna Traiana valorizzata dal Governo Napoleonico di Roma, l’Egittomania di Napoleone e molti altri aspetti di grande rilevanza.

Mercati di Traiano o di Domiziano?

I Mercati di Traiano costituiscono un esteso complesso di edifici di epoca romana nella città di Roma, sulle pendici del colle Quirinale. Il complesso, che in origine si estendeva anche oltre i limiti dell’attuale area archeologica, era destinato principalmente a sede delle attività amministrative collegate ai Fori Imperiali, e solo in misura limitata a attività commerciali, che forse si svolgevano negli ambienti aperti ai lati delle vie interne.

Il complesso sorse contemporaneamente al Foro di Traiano, agli inizi del II secolo, per occupare e sostenere il taglio delle pendici del colle Quirinale, ed è separato dal Foro per mezzo di una strada basolata. Riprende la forma semicircolare dell’esedra del foro traianeo e si articola su ben sei livelli. Le date dei bolli laterizi sembrano indicare che la costruzione risalga in massima parte al regno di Traiano. E forse è da attribuire al suo architetto, Apollodoro di Damasco. Ma non è escluso che il progetto fosse già stato concepito sotto Domiziano, alla cui epoca potrebbe essere attribuito almeno l’inizio dei lavori di sbancamento.

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