Inseguendo l’utopia – Recensione de L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Dopo il successo della trilogia di “Smetto quando voglio”, Sydney Sibilia torna con “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”, una commedia tratta da una storia vera, con Elio Germano e Matilda De Angelis. Dal 9 dicembre su Netflix.

Sydney Sibilia, autore e regista della fortunata trilogia di Smetto quando voglio torna con L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. Una storia vera, tutta italiana. Una storia quasi sconosciuta, o meglio, dimenticata, quella di Giorgio Rosa e della sua folle idea, alla ricerca di un mondo migliore.
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La trame de L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Italia, 1968. Giorgio Rosa è un giovane e stravagante ingegnere emiliano. Costantemente schiacciato da un mondo che gli sta stretto e che tarpa le ali della sua libertà creativa, Giorgio decide di crearne uno tutto suo. Il progetto è ambizioso: costruire una piattaforma nel mare Adriatico, appena fuori dalle acque territoriali italiane, e dichiararla Stato indipendente. Grazie a vecchi e nuovi amici questo sogno diventa realtà e nasce così l’Isola delle Rose. Ben presto la notizia fa il giro del globo, attirando non solo giovani da tutto il mondo ma anche l’attenzione del governo italiano, che cercherà in ogni modo di distruggere questo sogno utopico.

Il cast, da Elio Germano a Luca Zingaretti
Molti sono i nomi noti nel cast, capitanato da un Elio Germano un po’ sopra le righe, nel ruolo del protagonista sognatore e idealista, che conferma la sua bravura anche i ruoli più “leggeri”. Al suo fianco c’è Matilda De Angelis, giovane promessa del cinema italiano e non solo, dopo la recente partecipazione nella miniserie statunitense The Undoing, al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant. Divertente il duo Luca Zingaretti – Fabrizio Bentivoglio, nei rispettivi ruoli del Presidente della Repubblica Leone e del Ministro Restivo, politici navigati e seriosi che si trovano alle prese con una “crisi internazionale” dai toni surreali. Completano il cast il francese François Cluzet, già protagonista del fortunato Quasi Amici e il tedesco Tom Wlaschiha, il misterioso uomo senza volto della serie Game of Thrones.
Il nostro commento
Già dalle prime scene del film, dalla fotografia al ritmo narrativo, la firma dell’autore è ben chiara. Sibilia codifica un proprio linguaggio, figlio del cinema di Sodebergh, di Guy Ritchie, ma anche di serie come Breaking Bad, a cui Smetto quando voglio deve molto. In questa pellicola si intravede la commedia inglese I Love Radio Rock, complice anche l’ambientazione “marittima”; ma con uno stile assolutamente personale, Sibilia rielabora e “italianizza” senza mai imitare. L’incredibile storia dell’Isola delle Rose è un film ben confezionato, con un gran ritmo e dialoghi intelligenti e divertenti. In Italia, al momento, film scritti così ce ne sono ben pochi.
Scheda del film
Cast: Elio Germano, Matilda De Angelis, Leonardo Lidi, Luca Zingaretti, Fabrizio Bentivoglio, François Cluzet, Tom Wlaschiha, Andrea Pennacchi.
Regista: Sydney Sibilia.
Anno: 2020.
Paese: Italia.
Data di uscita: 9 dicembre 2020.
Durata: 117 minuti.
Distribuzione: Netflix.
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Mio padre è Andrej Tarkovskij, mia madre è Sarah Connor. Onnivora di cinema, ho imparato a memoria IMDB. Vorrei vivere dentro “L’Eglise d’Auvers-sur-Oise” di Van Gogh, essere fotografata da Diane Arbus e scolpita da Canova. Vorrei che Hemingway scrivesse di me, che Hendrix mi dedicasse una canzone e che Renzo Piano mi intitolasse un grattacielo. Per quest’ultimo sono ancora in tempo.