Skip to content

La grande letteratura in pillole – Ulisse di James Joyce

Last Updated on 29/04/2021

La particolarità della struttura rende il suo romanzo Ulisse un unicum nella letteratura, oltre che una severa analisi del periodo contemporaneo. Vi troviamo la tecnica narrativa del monologo interiore: ogni personaggio racconta ciò che pensa con ricordi, associazioni d’idee, desideri ed altro...

James Joyce nasce a Dublino nel 1882 e muore a Zurigo nel 1941. A causa dell’inquietudine che prova nella sua città natale, decide di viaggiare e così si reca a Parigi, a Trieste e, per finire, a Zurigo. Pubblica Gente di Dublino o I Dublinesi nel 1914, Dedalus nel 1916 mentre Ulisse è del 1922.

Scopri le rubriche sulla “Storia della letteratura” e sui “Nobel italiani” su Uozzart

Ulisse, un unicum nella letteratura

La particolarità della struttura rende il suo romanzo Ulisse un unicum nella letteratura, oltre che una severa analisi del periodo contemporaneo. Abbiamo due protagonisti: uno è Leopold Bloom, un agente di pubblicità ebreo irlandese, mentre l’altro è Stephen Dedalus, un intellettuale irrequieto. A loro si aggiunge Molly, la moglie di Bloom, una cantante infedele. Il luogo dell’azione è Dublino, dove i due protagonisti si incontrano, ed il tempo dell’azione si svolge in un’unica giornata, dall’alba alla notte.

La tecnica narrativa del monologo interiore

Troviamo la tecnica narrativa del monologo interiore: ogni personaggio racconta ciò che pensa con ricordi, associazioni d’idee, desideri ed altro. Entriamo nella interiorità dei personaggi e vediamo come realizzano i loro pensieri. Joyce riesce a cambiare il modo di pensare a seconda dei personaggi: per esempio, Dedalus è un intellettuale e pertanto troviamo immagini poetiche mentre questo non lo percepiamo in Bloom, rappresentato in modo molto più incolore. Questa sperimentazione linguistica permette di cambiare stile e linguaggio. L’autore è riuscito a raccontare ogni aspetto della vita giornaliera ma i rapporti umani che ne escono sono fallimentari.

L’analisi di E.B. Burgum

Secondo E.B. Burgum: «La giornata […] è stata un fallimento per tutti dal principio alla fine […] Tutti i rapporti umani nel romanzo sono o superficiali o sfortunati. Noi viviamo in una società in cui la ripulsa è norma e in cui gli uomini deperiscono per la sua mancanza […] Soltanto nell’alcool o nelle fantasticherie si può trovare l’illusione dell’amicizia […] Anche Molly Bloom, che sembrava così soddisfatta di sé, col suo ozio, la sua musica e il suo amante segreto, si rivela non più felice degli altri, è intristita e irrequieta per mancanza d’amore, che può trovare solo nell’irrealtà dell’illusione».

Il confronto con l’Odissea

Alcuni critici vedono, nel confronto con l’Odissea, un capovolgimento dell’opera. Leopold Bloom è l’opposto di Ulisse e, sempre secondo Burgum: «Il parallelismo rovesciato rende lampante la decadenza presente dell’individuo, della famiglia e della comunità come unità sociali interdipendenti».

Appassionati di arte, teatro, cinema, architettura, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine FacebookTwitter e Google News

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Rilevato blocco annunci

La pubblicità è il motivo per cui il nostro magazine è gratuito.
Supporta Uozzart disattivando il blocco degli annunci.

OK
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: