Dantedì: Dante Alighieri nell’arte, tra dipinti, ritratti e incisioni
Il Dantedì e l’anno di Dante: le opere di archivi, biblioteche e musei per la campagna digitale che celebra i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta…

Il Dantedì e l’anno di Dante. Le opere di archivi, biblioteche e musei per la campagna digitale che celebra i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.
Dipinti e affreschi
Le opere più rappresentative, scelte dalle pinacoteche, dai musei e dai luoghi della cultura, che sanciscono Dante quale protagonista della storia e del sapere italiano

Dante e l’arte medica
“Dante e l’Arte della Medicina”, opere rare scelte dai fondi della Biblioteca Medica di Roma. Con preciso riferimento ai versi di Dante nel suo rapporto con la Medicina.

Dantedì: disegni e incisioni
Raccolta di illustrazioni e di tutta l’arte grafica intorno a Dante e alla Divina Commedia. Dalla geografia cosmologica dei cantici agli episodi più celebri in essa raccontati.

Documenti
Atti notarili, registri comunali, bolle giuridiche e codici membranacei conservati e selezionati dagli archivi italiani.

Frontespizi
Le pagine iniziali delle antiche edizioni del patrimonio archivistico e bibliotecario italiano. Ornate con decorazioni e illustrazioni che introducevano l’opera dantesca.

Dantedì: Dante nei libri
Edizioni d’epoca e frammenti originali tra i più significativi dell’opera dantesca provenienti dal patrimonio delle biblioteche italiane.

Miniature
Selezione delle preziose decorazioni, a cornice dei testi antichi, che arricchivano i manoscritti con le rappresentazioni stilizzate dei versi descritti.

Oggetti e manufatti
Spille, medaglie commemorative e arredi con emblemi danteschi provenienti dai tesori del patrimonio italiano.

Ritratti
L’iconica figura dantesca, dal profilo inconfondibile, interpretata da numerosi artisti dal Trecento fino ad oggi, nei ritratti individuati nelle collezioni dei musei italiani.

I nomi delle opere raccolte per il Dantedì

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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.