Scuderie del Quirinale, da ottobre la grande mostra sull’Inferno di Dante
In occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, le Scuderie del Quirinale hanno annunciato Inferno. La nuova grande mostra, curata da Jean Clair, è in programma dal 5 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022.

In occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, le Scuderie del Quirinale hanno annunciato “Inferno”. La nuova grande mostra, curata da Jean Clair, è in programma dal 5 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022.
Scopri le mostre di Roma su Uozzart.com
La mostra coglierà e rappresenterà, con la forza delle immagini, il totale impulso morale della Commedia
“Sarà una mostra potente, capace di condurre il visitatore in territori inattesi – dichiara Mario De Simoni, Presidente di Ales – Scuderie del Quirinale. Attraversando l’iconografia dell’Inferno dantesco, si giungerà nei territori non solo della forma e del gusto nelle arti, ma in quelli delle idee, delle mentalità, dell’indagine sulla persistente presenza, nella storia e nella coscienza umana, dei concetti di peccato e castigo, di dannazione e salvezza“.
La mostra coglierà e rappresenterà, con la forza delle immagini, il totale impulso morale della Commedia, che attraverso una visione apocalittica del mondo tende a una prodigiosa azione di redenzione individuale e collettiva, con il superamento del mondo che mal vive.
Mario De Simoni: “È la prima volta che una grande esposizione d’arte affronta il mondo dell’Inferno”
“È la prima volta – prosegue De Simoni – che una grande esposizione d’arte affronta il mondo dell’Inferno. Raccontando la sua fortuna iconografica dal Medioevo ai nostri giorni, con oltre 180 opere, provenienti da 80 prestatori di 10 Paesi. Opere che accompagneranno la potenza creativa e visiva dei versi di Dante. Come tradizione delle Scuderie alla mostra si affiancherà un denso programma di incontri, letture, riflessioni sui temi dell’Inferno dantesco. Anche in rapporto alla complessità dei nostri tempi”.
La cura del progetto è affidata a Jean Clair, sommo storico dell’arte e uno degli intellettuali che più ha indagato i temi del nichilismo, del male, della possibilità di una redenzione. D’altro canto, l’Inferno costituisce quello sfondo di abiezione su cui viene proiettato il disegno finale di giustizia e provvidenza.
Le opere in mostra
Le 10 sale delle Scuderie illustreranno il viaggio dantesco nelle sue rappresentazioni succedutesi nei secoli, dalle opere medievali, con la loro iconografia strutturata e orrifica, al Rinascimento e al Barocco, dal tormento delle tele romantiche alle interpretazioni psicoanalitiche del Novecento. Con due sale dedicate alla traslitterazione dell’Inferno sulla terra: la follia, i totalitarismi, la guerra.
Come è stato osservato, è proprio nelle battaglie di massa della I Guerra Mondiale che si invera l’immagine dantesca dell’avanzarsi camminando sui corpi (o meglio sulle ombre) dei dannati. Dopo questo intenso tragitto, la mostra si chiude con l’evocazione dell’idea di salvezza che Dante affida all’ultimo verso della Cantica: e quindi uscimmo a riveder le stelle.
Fra i temi della mostra, la caduta degli Angeli ribelli, il Giudizio Universale, la Porta dell’Inferno e Caronte
“Fra i temi e le sezioni della mostra – conclude De Simoni – la caduta degli Angeli ribelli, il Giudizio Universale, la Porta dell’Inferno, Caronte, gli abitanti dell’Inferno, la topografia dell’Inferno dantesco, i viaggiatori all’Inferno, il viaggio di Dante e Virgilio, diavoli e demoni, le tentazioni e il peccato (quando l’Inferno si avvicina a noi), Dante poeta e politico in esilio, l’inferno in terra con le guerre, la follia, i totalitarismi, e infine la sala ove lo sguardo, come per Dante, finalmente si alzerà verso il Cielo, a riveder le stelle”.
Appassionati di arte, teatro, cinema, architettura, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter e Google News
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.