Monte del Grano, dove si nasconde il Mausoleo dell’imperatore Alessandro Severo
Il Monte del Grano è il nome popolare con cui oggi viene indicato il Mausoleo di Alessandro Severo. L‘imperatore romano, 222 – 225 d.C., morì assassinato in Gallia nel marzo del 235. Questa architettura si trova all’interno del Parco XVII Aprile 1944, a Roma, in zona Quadraro.

Il Monte del Grano è il nome popolare con cui oggi viene indicato il Mausoleo di Alessandro Severo, imperatore romano, 222 – 225 d.C., morto assassinato in Gallia nel marzo del 235. Si trova all’interno del Parco XVII Aprile 1944, a Roma, in zona Quadraro.
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Il sepolcro è uno dei più grandi rinvenuti, il terzo per la precisione, dopo la Mole Adriana ed il Mausoleo di Augusto
Il sepolcro è uno dei più grandi rinvenuti, il terzo per la precisione, dopo la Mole Adriana ed il Mausoleo di Augusto. Era costruito come una costruzione semi-sotterranea a blocchi di pietra, ricoperta da una collina artificiale sormontata da vegetazione, seguendo l’esempio dei mausolei etruschi e poi romano-imperiali. Attualmente si presenta come una collinetta abbandonata di circa dodici metri di altezza, parzialmente nascosta dai palazzi qui eretti negli anni settanta.
Negli ultimi decenni del 1500 venne ritrovato al suo interno un imponente sarcofago attico
Il nome Monte del Grano sembra essersi diffuso nel medioevo, quando già nel 1386 nell’Archivio storico Capitolino, era possibile rintracciare la dicitura: “Modius Grani“. Tradotto stava ad indicare l’aspetto della collinetta a forma di moggio di grano rovesciato. Negli ultimi decenni del 1500 venne ritrovato al suo interno un imponente sarcofago attico, sormontato da due nobili personaggi distesi, identificati con Alessandro e la madre Giulia Mamea. Il sarcofago era decorato con scene del mito di Achille a Sciro ed è oggi conservato nelle sale al piano terreno dei Musei Capitolini.
Come arrivare al sepolcro
Per arrivare al sepolcro è necessario accedere attraverso un portale di marmo e percorrere un corridoio di mattoni lungo 21 metri. La camera sepolcrale, un tempo realizzata su due piani, è a forma circolare con il soffitto a cupola. I due lucernari avevano la funzione di illuminare la cella e far passare l’aria.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.