Franceschini sulla danza: “Settore su cui bisogna assolutamente investire”
Per il settore della danza, ha dichiarato Franceschini, il governo “è intervenuto con misure d’urgenza nel decreto Sostegni e con misure contenute nel ddl collegato sui temi dello spettacolo che sta per arrivare in Parlamento”. Poi aggiunge: “Solo quattro fondazioni hanno mantenuto il proprio corpo di ballo, mentre le altre 10 hanno dovuto dismetterlo per questioni di bilancio”.

“Credo davvero nella forza della danza italiana e delle migliaia e migliaia di ragazze e ragazzi che la praticano quotidianamente, considerata la quantità di scuole di ballo e la grandissima tradizione internazionale che è emersa con la recente scomparsa di Carla Fracci. Si tratta di un settore su cui assolutamente bisogna investire”. Lo ha spiegato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel suo intervento al question time al Senato.
“Incentivi e sostegni alle fondazioni liriche che sceglieranno, senza obbligatorietà, di mantenere il corpo di ballo all’interno delle proprie attività”
Per il settore della danza il governo “è intervenuto con misure d’urgenza nel decreto Sostegni e con misure contenute nel ddl collegato sui temi dello spettacolo che sta per arrivare in Parlamento”. In quella sede “sarà quindi possibile stabilire criteri che prevedano incentivi e sostegni alle fondazioni liriche che sceglieranno, senza obbligatorietà, di mantenere il corpo di ballo all’interno delle proprie attività”.
“Solo quattro fondazioni hanno mantenuto il proprio corpo di ballo”
Inoltre ha aggiunto: “Ciascuna fondazione è stata invitata a formulare una proposta ai ministeri vigilanti, corredata dalla documentazione sulla sostenibilità finanziaria”. Infine ha ricordato che “solo quattro fondazioni hanno mantenuto il proprio corpo di ballo, mentre le altre 10 hanno dovuto dismetterlo per questioni di bilancio”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.