L’album del 1981 – La voce del padrone, il “capolavoro pop” di Franco Battiato
Last Updated on 17/12/2021
Era settembre 1981 quando viene pubblicato La voce del padrone, undicesimo album di Franco Battiato. Questo fu il primo long playing a superare il traguardo del milione di copie vendute in Italia. La rivista Rolling Stone Italia ha collocato l’album alla posizione numero 2 nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre.

Era settembre 1981 quando viene pubblicato La voce del padrone, undicesimo album di Franco Battiato. Considerata una delle pubblicazioni più importanti della musica italiana nonché uno dei lavori migliori del cantautore, La voce del padrone fu il primo long playing a superare il traguardo del milione di copie vendute in Italia. Basti pensare che l’album restò al primo posto in classifica per diciotto settimane non consecutive fra il maggio e l’ottobre del 1982.
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Gli strumenti, i singoli, i record
L’album, molto più pop dei precedenti, seppur con sonorità eleganti e raffinate e ricco di riferimenti al punk rock e alla new wave, è considerato più “semplice” dei precedenti L’era del cinghiale bianco e Patriots, ma al contempo più organico. Una particolarità dell’album è la presenza di numerosi strumenti molto differenti fra loro: vibrafono, organo Hammond, sezioni di archi, sintetizzatore e sequencer. Queste le tracce: Summer on a Solitary Beach, Bandiera bianca, Gli uccelli, Cuccurucucù, Segnali di vita, Centro di gravità permanente, Sentimiento nuevo.
La rivista Rolling Stone Italia ha collocato l’album alla posizione numero 2 nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre
Per promuovere il disco vennero estratti otto singoli: uno per il mercato italiano, due per quello francese, due per quello spagnolo, due per quello olandese e, infine, uno per quello tedesco. In Francia, il singolo Centro di gravità permanente vendette 60mila copie. In Spagna l’album fu pubblicato con il titolo La voz de su amo: una versione identica a quella italiana, ma con i nomi dei brani tradotti. La rivista Rolling Stone Italia ha collocato l’album alla posizione numero 2 nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre.
Franco Battiato – Cuccurucucu (live 1997)
Centro di gravità Permanente (L’Imboscata Tour 1997) Live
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.