I “Colori corali” di Ernesto Piccolo in mostra a Roma
Da venerdì 10 giugno a sabato 2 luglio, presso la galleria Edarcom Europa di Roma, sarà visitabile la mostra “Colori corali” di Ernesto Piccolo. Curata da Francesco Ciaffi, questa si compone di circa trenta opere rappresentative degli ultimi trent’anni dell’artista

Da venerdì 10 giugno a sabato 2 luglio, presso la galleria Edarcom Europa di Roma, sarà visitabile la mostra “Colori corali” di Ernesto Piccolo. Curata da Francesco Ciaffi, questa si compone di circa trenta opere rappresentative degli ultimi trent’anni dell’artista.
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Le opere in mostra
L‘idea di dedicare una nuova personale al Maestro nasce dalla volontà di celebrare una collaborazione quasi cinquantennale. Il rapporto affettivo, prima ancora che professionale, con Ernesto Piccolo si protrae, infatti, dalle origini della galleria. Ed è qui che Piccolo torna a esporre le opere che hanno caratterizzato il suo stile portante. Dopo aver lavorato, nell’ultimo decennio, all’ormai noto nucleo di dipinti dedicato a Gioacchino Da Fiore e alla Divina Commedia.
Questo ciclo pittorico è stato ospitato nel 2019 presso il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti di San Giovanni in Fiore (CS). Poi, nello stesso anno, presso l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, nel 2020 presso la galleria Edarcom Europa e, nel 2021, nuovamente a Firenze presso i prestigiosi spazi della Certosa, inserito nel calendario degli appuntamenti ufficiali per le celebrazioni del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta.
Il Maestro ha consolidato un linguaggio personale, unico, basato sull’espressività del colore e della luce
Con la mostra “Colori corali” la galleria Edarcom Europa intende concentrarsi nuovamente sui temi che da sempre caratterizzano maggiormente la significativa ricerca di Ernesto Piccolo. Dal punto di vista stilistico il Maestro ha consolidato un linguaggio personale, unico, basato sull’espressività del colore e della luce. Il colore, vivido, vibrante e vivace, dà forma solida e concreta alle sue composizioni, prestandosi come materia plastica per la costruzione dei volumi. La luce, dal suo canto, addolcisce la durezza della figurazione attribuendo un aspetto lirico agli oggetti, ai paesaggi e alle figure che popolano i suoi quadri.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.