Tattooed, il corpo tatuato diventa palcoscenico d’arte
Last Updated on 07/06/2022
Da giovedì 9 a venerdì 24 giugno 2022, presso la Galleria Afnakafna di Roma, sarà visitabile la nuova mostra “Tattooed”, con le opere di 23 artisti. Il corpo tatuato diventa un palcoscenico identitario, tra la propria interiorità e il mondo esterno...

Da giovedì 9 a venerdì 24 giugno 2022, presso la Galleria Afnakafna di Roma, sarà visitabile la nuova mostra “Tattooed”, con le opere di 23 artisti. Il corpo tatuato diventa un palcoscenico identitario, tra la propria interiorità e il mondo esterno, veicolo di relazioni sociali. Le pitture sul corpo sortiscono non solo un effetto comunicativo sugli altri, ma sul sé della persona, creando un’immagine di palpabile, intima convergenza.
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Le opere in mostra
Allo stesso modo del tatuaggio, anche l’arte figurativa è un atto di trasformazione dalla tela immacolata ad un universo comunicativo. In una sorta di gioco di specchi questa mostra raddoppia la rappresentazione della sensibilità interiore dell’artista e quella del “tattooed” rappresentato. Appare chiaro una volta di più come nella cultura contemporanea s’intreccino diverse ontologie. Ossia diversi modi di concepire la nostra relazione con la realtà attraverso il nostro corpo che è in grado di veicolare messaggi, creare emozioni, prospettive. Sia esibendo le tracce di un nuovo codice sulla propria pelle, sia liberando le ali dell’arte, supremo strumento di comunicazione e di libertà.
Gli artisti della collettiva
Angelo Barile, Antonella Cinelli, Beniamino Leone, Corine Perier, Cristina Bazolli, Daria Palotti, Debora Malis, Elena Caterina Doria, Federica Orsini, Giulia Aversante, Marta Cavicchioni, Max Ferrigno, omino71, Pelin Santilli, Rebecca J, Riccardo Beson, Selena Leardini, Stella Tasca, Sandra Gianesini, Stefano Bolcato, Veronica Chessa, Yasmine Elgamal e Antonella Caraceni.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.