I 7 Oscar di Everything Everywhere All at Once, gli altri premi e i grandi esclusi
Last Updated on 13/03/2023
Everything Everywhere All at Once, con i suoi sette Oscar, è stato il film più premiato della 95esima edizione al Dolby Theatre di Los Angeles. Niente da fare per i candidati italiani Alice Rohrwacher per il corto «Le pupille» e il makeup artist Aldo Signoretti. Snobbati Elvis, The Fabelmans, Gli Spiriti dell’Isola e Tar

Everything Everywhere All at Once, con i suoi sette Oscar, è stato il film più premiato della 95esima edizione al Dolby Theatre di Los Angeles. Niente da fare per i candidati italiani Alice Rohrwacher per il corto «Le pupille» e il makeup artist Aldo Signoretti.
Un’edizione che ha fatto la storia: basti pensare alle vittorie di due attori asiatici, Michelle Yeoh e Ke Huy Quan, assieme a quella della costumista Ruth Carter diventata la prima donna nera a vincere due Oscar e della canzone Naatu Naatu, prima vittoria in quella categoria per un film indiano.
I premi per film, attrice protagonista, attore protagonista e regista
Miglior film: vince Everything Everywhere All at Once. La pellicola porta a casa sette Oscar. Tre le statuette per i Daniels (dopo sceneggiatura e regia).
Miglior attrice protagonista: vince Michelle Yeoh per Everything Everywhere All at Once .
Miglior attore protagonista: vince Brendan Fraser, il grande favorito, per The Whale.
Miglior regista: dopo aver vinto nella categoria miglior sceneggiatura originale, Daniel Kwan e Daniel Scheinert, vincono anche per la miglior regia con il film Everything Everywhere All at Once.
Le statuette per montaggio, canzone originale, sonoro e sceneggiatura non originale
Miglior montaggio: vince Paul Rogers per il film Everything Everywhere All at Once.
Migliore canzone originale: vince Naatu Naatu, musiche di M. M. Keeravani; testo di Chandrabose, per il film RRR.
Miglior sonoro: la statuetta va a Top Gun: Maverick , i premiati sono Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor.
Migliore sceneggiatura non originale: vince Sarah Polley per il film Women Talking.
Gli Oscar per sceneggiatura originale, effetti speciali, colonna sonora originale, scenografia e cortometraggio d’animazione
Miglior sceneggiatura originale: vincono Daniel Kwan e Daniel Scheinert per il film Everything Everywhere All at Once.
Migliori effetti speciali: vince Avatar – La via dell’acqua, ossia Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett.
Migliore colonna sonora originale: l’Oscar va a Volker Bertelmann per il film Niente di nuovo sul fronte occidentale.
Miglior scenografia: vincono Christian M. Goldbeck ed Ernestine Hipper per Niente di nuovo sul fronte occidentale.
Miglior cortometraggio d’animazione: vince Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo, regia di Charlie Mackesy e Matthew Freud. Il team — formato da circa 100 animatori — durante il Covid ha lavorato da remoto per realizzare il corto.
Documentario, film internazionale, costumi, trucco e acconciatura, fotografia, cortometraggio
Miglior cortometraggio documentario: l’Oscar va a Raghu, il piccolo elefante, per la regia di Kartiki Gonsalves e Guneet Monga.
Miglior film internazionale: vince il film tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger.
Migliori costumi: l’Oscar va a Black Panther: Wakanda Forever, ossia alla costumista Ruth E. Carter.
Miglior trucco e acconciatura: vince The Whale , ossia i makeup artist Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley.
Miglior fotografia: vince James Friend per il film Niente di nuovo sul fronte occidentale.
Miglior cortometraggio: vince An Irish Goodbye, regia di Tom Berkely e Ross White. Niente da fare per il corto italiano Le pupille di Alice Rohrwacher.
I premi per documentario, attrice non protagonista, attore non protagonista, film d’animazione
Miglior documentario: vince Navalny, regia di Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris.
Miglior attrice non protagonista: vince l’Oscar Jamie Lee Curtis per il film Everything Everywhere All at Once. La vittoria arriva alla sua prima nomination.
Miglior attore non protagonista: il vincitore è Ke Huy Quan per il film Everything Everywhere All at Once.
Miglior film d’animazione: l’Oscar è andato a Pinocchio di Guillermo del Toro, regia di Guillermo del Toro e Mark Gustafson.
I grandi esclusi, da Cate Blanchett a Steven Spielberg
La notte degli Oscar ha invece penalizzato film come Elvis, The Fabelmans, Gli Spiriti dell’Isola e Tar, usciti a mani vuote dalla cerimonia nonostante, tra tutti, avessero accumulato 30 nomination. Snobbata Cate Blanchett. E anche Angela Bassett. Delusione anche per Steven Spielberg per The Fabelmans, il film più personale della sua lunga carriera. Snobbato anche Elvis di Baz Luhrman, un film arrivato alla vigilia con otto candidature tra cui quella di Austin Butler come migliore attore. E anche Tom Cruise è rimasto quasi a mani vuote, cosi’ come l’altro campione di incassi, Avatar : La via dell’acqua, a parte il premio per gli effetti speciali.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.