Milan Kunder, di cosa parla il suo capolavoro “L’insostenibile leggerezza dell’essere”
Last Updated on 12/07/2023
E’ morto lo scrittore ceco Milan Kundera, uno dei massimi rappresentanti del romanzo della fine del Novecento. Il suo capolavoro “L’insostenibile leggerezza dell’essere” descrive la vita degli artisti e degli intellettuali cecoslovacchi nel periodo fra la Primavera di Praga e la successiva invasione da parte del Patto di Varsavia

E’morto lo scrittore ceco Milan Kundera, uno dei massimi rappresentanti del romanzo della fine del Novecento. Si è spento a 94 anni ieri a Parigi, dove si era trasferito dal 1975. Aveva ottenuto la cittadinanza francese nel 1981. Era nato a Brno, il 1 aprile 1929. Il suo primo grande successo fu “Lo scherzo”, del 1967. Seguito da “Il valzer degli addii”, quindi nel 1984 dal successo planetario de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”.
La trama de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”
Il romanzo, che si svolge a Praga negli anni intorno al 1968, descrive la vita degli artisti e degli intellettuali cecoslovacchi nel periodo fra la Primavera di Praga e la successiva invasione da parte del Patto di Varsavia. La storia si focalizza sul gruppo noto come “il Quartetto di Kundera”, composto da Tomáš (un chirurgo di fama e successo che ad un certo punto perde il lavoro a causa di un suo articolo su Edipo che, anche a causa delle modifiche operate dai redattori del giornale a cui lo ha inviato, risulta molto critico nei confronti dei comunisti cechi), la sua compagna Tereza (una fotografa), la sua amante Sabina (una pittrice) e un altro amante di Sabina, Franz (un professore universitario). Questi quattro personaggi vengono seguiti nelle loro vite fino alla fine.
Tomáš ha due interessi: il lavoro e le donne. Egli si innamora di Tereza ma non riesce a rinunciare alle sue amanti, e questo rende Tereza estremamente gelosa, ma per la sua debolezza la donna non riesce a ribellarsi e tiene per sé i suoi tormenti, fingendo di non sospettare il tradimento di Tomáš. Sabina è un’idealista, uno spirito libero. Avrà una breve storia con Franz, di cui s’innamorerà perdutamente, ma, non avendo il coraggio di stabilire un rapporto serio, fuggirà lasciandolo solo, senza nemmeno una parola di commiato. Franz inseguirà il ricordo di Sabina e sarà proprio questo a portarlo alla morte.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.