100 anni di Marlon Brando: cinque grandi film dell’indimenticabile attore
Marlon Brando, icona indiscussa del cinema mondiale, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema. Scopriamo insieme i cinque suoi film più memorabili…
Marlon Brando (Omaha, 3 aprile 1924 – Los Angeles, 1º luglio 2004), icona indiscussa del cinema mondiale, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema con le sue performance rivoluzionarie e la sua personalità magnetica. Attraverso una selezione di cinque dei suoi film più memorabili, possiamo immergerci nel mondo straordinario di questo indimenticabile attore.
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“Un tram che si chiama Desiderio” (1951)
Diretto da Elia Kazan, questo film segna il debutto cinematografico di Brando. La sua interpretazione del giovane e tormentato Stanley Kowalski gli valse una nomination all’Oscar come Miglior Attore. Il film affronta temi di desiderio, passione e violenza, mettendo in mostra il talento straordinario di Brando nel ruolo di un uomo dai tratti primitivi ma complessi.
“Il Padrino” (1972)
Diretto da Francis Ford Coppola, questo capolavoro del cinema racconta la saga della famiglia mafiosa Corleone. Brando incarna il ruolo del patriarca Vito Corleone, guadagnandosi un Oscar come Miglior Attore Protagonista. La sua performance, caratterizzata da un’enigmatica quiete e una potente presenza, ha definito per sempre il modo in cui il pubblico percepisce il capo di una famiglia criminale.
“Ultimo tango a Parigi” (1972)
In questo controverso film diretto da Bernardo Bertolucci, Brando offre una delle sue interpretazioni più intense e provocatorie. Nel ruolo di Paul, un uomo devastato dal lutto e dall’isolamento, Brando esplora la natura umana con una sincerità e una vulnerabilità straordinarie, rendendo il film un’esperienza cinematografica indimenticabile.
“Fronte del Porto” (1954)
Diretto da Elia Kazan, questo film noir ha visto Brando interpretare il ruolo di Terry Malloy, un ex pugile coinvolto in loschi affari sulle banchine di New York. La sua performance realistica e piena di sfumature gli valse un secondo nominativo all’Oscar come Miglior Attore, dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di trasformarsi in personaggi complessi.
“Apocalypse Now” (1979)
Nel ruolo del colonnello Walter E. Kurtz, Brando offre una performance oscura e enigmatica in questo epico di guerra diretto da Francis Ford Coppola. Nonostante il suo tempo sullo schermo sia limitato, Brando riesce a creare un’impressione indelebile, incarnando la follia e la disperazione di un uomo che ha perso la sua umanità nella selva del Vietnam.
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Di origini salentine, vivo e lavoro a Roma dal 2005. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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