Al Margutta RistorArte quaranta artisti per raccontare un Natale “diverso”, tra vizi e virtù
Last Updated on 06/11/2019
Un grande vernissage dedicato all’Arte, alla cultura e alla buona cucina. Ma, soprattutto, al sottilissimo confine tra vizi e virtù. Dopotutto sapere dove inizi uno e finisca l’altro è prerogativa di pochi. Presso il Margutta RistorArte, in via Margutta 118 a Roma, si è inaugurata ieri la mostra “Double-face. 7 Vizi per 7 Virtù” a cura di Francesca Barbi Marinetti e organizzata da Tina Vannini. Quaranta gli artisti che espongono in questa collettiva, visitabile sino al 15 gennaio a ingresso libero, e che si interrogano sulla differenza che corre tra consapevolezza etica e falso moralismo, perché neanche i sette vizi capitali sono più quelli di una volta.
LA MOSTRA – Le opere allestite sono di Andrea Ambrogio, Alessandra Amici, Giampaolo Atzeni, Francesco Bancheri, Lisa Barbera, Alessandro Baronio, Marina Bellini, Giorgio Bisanti, Alessio Bolognesi, Vito Bongiorno, Erica Briani, Brivido Pop, Alessandra Carloni, Daniele Carnovale, Cristiano Cascelli, Marco Colletti, Ferdinando Colloca, Daniele Contavalli, Gianpaolo Conti, Antonio Del Donno, Paola Delfino, Laura Della Gatta, Roberto di Costanzo, Fernando Di Nucci, Olympia Dotti, Marisa Falbo, Ornella Flora Curatolo, Ivan Fornari, Paola Grizi, Flavia Mantovan, Viviana Mauriello, Kristina Milakovic, Simone Mina, Stefano Mingione, Carlo Montesi, Pierino Pastore, Pietro Pierbò, Roberto Pinetta, Luca Sacchetti, Gerry Turano.
La mostra è anche un invito a risvegliare il sentimento di Natale dai finti buonismi con una scossa di consapevolezza. “Tentazioni e corruzione non sono solo sui titoli dei giornali. Ognuno nel proprio angolo di vita può scegliere se essere nel bene o nel mene, se essere onesto o semplicemente vestire l’abito dell’apparentemente giusto. L’arte sa esprimere l’indicibile, sa svelare ciò che gli occhi insistono a non voler vedere” afferma la curatrice Francesca Barbi Marinetti.
“Vogliamo raccontare il Natale in maniera diversa, senza ipocrisie e falsità, che dica della società di oggi, causa ed effetto di un confine sempre meno netto tra bene e male – spiega Tina Vannini, organizzatrice dell’evento – La nostra mostra racconta un vizio e una virtù, fronte e retro di una opera realizzata appositamente per l’occasione da artisti e personaggi dello spettacolo. In questo caso anche la parte cattiva servirà a far del bene: il ricavato andrà interamente alla ONG Emergenza Sorrisi”.
Durante l’evento sono intervenuti tantissimi artisti, ospiti e personaggi dello spettacolo, tra cui il produttore cinematografico Giannandrea Pecorelli, le attrici Maria Rosaria Omaggio, Nadia Bengala e Samya Abbary, i giornalisti Daniel Della Seta e Stefania Giacomini, la conduttrice radiofonica Roberta Beta. Immancabili gli stuzzichini, rigorosamente vegetariani, come da tradizione del locale, e attentissima la selezione di vini bianchi e rossi per colpire anche i palati più esperti.
Le opere d’arte, simili a medaglioni a due facce (double-face, come il concetto Vizio/Virtù), sono dipinte su entrambi i lati e allestite al posto delle decorazioni natalizie. Sulle pareti opinioni d’autore. Gli ovali sono una donazione degli artisti e oggetto d’asta: gli introiti saranno devoluti interamente alla ONG Emergenza Sorrisi, che da anni si prodiga nel curare i bambini affetti da palatoschisi e altre malattie invalidanti.
GLI EVENTI TEATRALI – Collegata alla mostra, durante il mese di gennaio, Il Margutta riproporrà la consueta Cena con Teatro la cui regia è affidata a Francesco Sala. A tal proposito, il Margutta RistorArte e tutto il suo staff teatrale, proporranno nel weekend a Civitavecchia “Mille volte Monica”, l’omaggio a Monica Vitti a cura di Francesco Sala, da un’idea di Tina Vannini e di Francesca Barbi Marinetti: andrà in scena al Teatro Nuovo Sala Gassman, largo Italo Stegher 2, a Civitavecchia. Con Ketty Roselli e Ottavia Bianchi, al pianoforte Antonio Nasca.
Il personale omaggio del Margutta RistorArte, storico vegetariano romano, ad una delle più eclettiche, poliedriche artiste del nostro cinema e teatro, attraverso una carrellata di monologhi interpretati Ottavia Bianchi e Ketty Roselli, attrici e cantati, comiche e drammatiche, che ben rappresentano le due facce di Monica Vitti. L’obiettivo primario è quello di conservare quanto ci ha lasciato e insegnato questa grande maestra della romanità. Interventi che ripropongono il suo repertorio, e che diffonderanno la preziosa eredità lasciata da Monica attraverso stralci di monologhi, canzoni cantate dal vivo, aneddoti sulla sua vita, video, interviste e scene tratte dai suoi film.
FOTOGALLERY – Le foto sono di Javier Salgado
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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