Michelangelo Antonioni Pittore: la grande mostra di Piazza di Pietra
Last Updated on 02/11/2015
Un’esplosione di colori e di forme, di energie e di astrattismi: è stata inaugurata ieri presso la Galleria 28 Piazza di Pietra la mostra “Michelangelo Antonioni Pittore”, visitabile sino al 29 febbraio 2016. Una mostra curata dalla moglie del Maestro, Enrica Antonioni, e da Francesca Anfosso, direttore della galleria. In esposizione i quadri di Michelangelo Antonioni, premio Oscar alla carriera oltre che vincitore di tutti i principali premi della cinematografia internazionale. Più di quattrocento gli intervenuti durante la vernice della mostra, con un ospite d’eccezione, il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.
LE OPERE IN MOSTRA – Cliccare sulla prima foto per avviare la visualizzazione in formato gallery
“Alcune persone – spiega Enrica Antonioni – mi hanno detto che era strano vedere tutti questi colori, perché tutti lo ricordano come “l’uomo della nebbia, per Ferrara, per tutta la scala di grigi”, e poi ce lo ritroviamo con queste “urla”. Vi devo spiegare che quando Michelangelo ha iniziato a dipingere questi quadri aveva quasi 90 anni: quello che raccontava era la sua anima, quindi tutte le nostre anime hanno questi colori, questo senso di gioia e di beatitudine, perché dietro quel velo grigio ferrarese c’è nascosta una grande voglia di vivere. Grazie Michelangelo per aver ricordato che ognuno di noi può essere anche così”.
“Sembra una specie di grido: Michelangelo non riusciva più a parlare ma comunicava attraverso queste straordinarie opere piene di vita – ha dichiarato il Ministro durante il suo intervento – La nebbia in realtà non fa diventare tutto grigio, ma avvolge e nasconde, consente ad ognuno di vedere in totale libertà, ciò che l’occhio non vede, rivolgendolo verso l’interno. E la città di Ferrara permette di vedere tutto questo. Questa mostra è un omaggio alla vita, un desiderio di vitalità, un’occasione per ricordare un grande italiano”.
Durante l’opening sono intervenuti anche il Presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi, il conduttore Massimo Giletti, la conduttrice Myrta Merlino, l’attore Beppe Convertini, l’attrice Maria Rosaria Omaggio, l’ex Miss Italia Nadia Bengala, la conduttrice Roberta Beta, il critico Arnaldo Romani Brizzi, lo scrittore Alberto Asor Rosa, la psicologa Irene Bozzi e tanti altri. Non sono mancati i brindisi con i vini di “Rocca dei sanniti viticoltori” e i deliziosi stuzzichini vegetariani del ristorante “Il Margutta”.
Le opere in mostra, tutte acrilico su tela o su cartoncino telato, di natura astratta e di diverse dimensioni, raccontano l’ultima fase della vita di Antonioni, quella in cui si è dedicato con passione ed entusiasmo ad un’arte diversa da quella che lo aveva portato ai massimi livelli di prestigio internazionale. Per tutta la durata della mostra sono previsti, in Galleria e in Piazza di Pietra, eventi e presentazioni, tutti in qualche misura collegabili alla vita e alle opere di Michelangelo Antonioni.
“Provo ammirazione umana e professionale nei confronti del Maestro – dice Francesca Anfosso – che ha dimostrato di essere Artista compiuto, capace di esprimersi e creare coinvolgimento emotivo utilizzando con eguale maestria l’immagine,nella pittura come nel cinema. Le sue opere sono un’esplosione di colori e di forme, di suggestioni e di stili; colorate e “gioiose” ci svelano un Antonioni inatteso. Sono sicura che desteranno diffusamente la stessa ammirata emozione provata da me la prima volta che le ho viste nella splendida casa di Michelangelo ed Enrica a Bovara”.
Nel testo che arricchisce il Catalogo della mostra Alberto Asor Rosa scrive tra l’altro: “dipingendo, dal suo silenzio ha voluto far emergere la sua voce: nitida, squillante, ricca d’infiniti colori e di molteplici forme, talvolta inquieta, ma altre volte persino allegra”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
Questa non la possiamo perdere…proprio lui che è stato uno dei più grandi esploratori dell’animo umano e che sosteneva “Per maestri ho avuto i miei occhi.”
Assolutamente! Scoprirai un Antonioni davvero insolito!