NO V.I.A.: il libro sull’affare petrolio in Val D’Agri
Last Updated on 17/06/2016
E’ stato presentato a Montecitorio “NO V.I.A.” un libro, edito Herkules books, dove al centro del racconto c’e’ la Basilicata. Scritto dall’inviato di Raiuno del programma televisivo ”La vita in diretta” Giuseppe Di Tommaso, lucano d’origine, questa è un’opera prima, un thriller ambientale sull’affare petrolio in Val D’Agri.
L’AUTORE – L’autore racconta nel suo libro, in modo semplice e diretto, un groviglio febbrile di episodi, di personaggi, magnificamente descritti che sembrano prima allontanarsi per poi improvvisamente riavvicinarsi in episodi e vicende comuni. Un thriller ad alta tensione, teso come una corda di violino, fino a spingersi alla crudele verità celata dietro compromessi, tangenti, tradimenti perpetrati da uomini senza scrupoli.
LA TRAMA – La Basilicata è al centro del romanzo, così poetica nelle sue tradizioni, bucolica nei suoi paesaggi, amorevole nel cuore buono della sua gente, ma anche depressa per l’uso improprio delle sue risorse defraudate senza ritegno. Mauro, lucano d’origine ma milanese d’adozione, è un ingegnere ambientale che dopo la morte del padre, decide di tornare in Basilicata, con la sua ragazza Jessica, lombarda di nascita, Viggiano paese della Val D’Agri, dove la SOPEP, società dedita all’estrazione del petrolio, dispensa posti di lavoro e royalties in cambio del silenzio. Roberto invece è un consigliere regionale che raccomanda, per un posto di lavoro Mauro, all’Ente Regionale per l’Ambiente. Ma una moria di carpe verificatasi nel lago del Pertusillo, scatena l’ira di alcuni abitanti, che accusano la SOPEP, di disastro ambientale e fautrice della scomparsa di un misterioso fascicolo denominato ”NO V.I.A.” .
“PER AMORE DEL MIO TERRITORIO” – Una opera prima eccezionale, dove la lirica cede il posto alla tensione, sostenuta da un ritmo cadenzato, e dove la bramosia di rileggerlo da capo contagerà il lettore. L’autore ha dichiarato:” Ho scritto questo libro per amore del mio territorio, della mia regione che porto sempre nel mio cuore nella speranza che la dignità del popolo lucano e della povera gente venga sempre rispettata”.
LE FOTO DELLA PRESENTAZIONE –
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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