Al Palazzo delle Esposizioni “Mostre in mostra, Roma dagli anni Cinquanta ai Duemila”
Una passeggiata d’arte alla scoperta di 6 grandi mostre che si sono tenute a Roma. Quelle di Titina Maselli, Giulio Paolini, Fabro, Jan Vercruysse, Myriam Laplante. E un omaggio a Sergio Pucci.
Una passeggiata d’arte alla scoperta di 6 grandi mostre che si sono tenute a Roma dagli anni Cinquanta agli anni Duemila. Si potranno visitare con “Mostre in mostra, Roma dagli anni Cinquanta ai Duemila”, da giovedì 30 maggio a domenica 28 luglio, nelle sale intorno alla rotonda del Palazzo delle Esposizioni.
Sarà tracciata una storia in forma di passeggiata attraverso i paesaggi espositivi di una Città in grado di rinnovare la sua vocazione contemporanea. L’intento è quello di dare voce a una pluralità, evidenziando i protagonisti e le protagoniste, i luoghi e le istituzioni che a partire dal dopoguerra hanno reso Roma un centro vitale della cultura contemporanea. Ripetendo l’iniziava ogni anno durante i mesi estivi con la riproposizione di differenti occasioni espositive.
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Le mostre in mostra
In questa prima edizione verranno riproposte, nelle sale che ruotano intorno alla rotonda, sei mostre di rilievo che si sono tenute a Roma nei singoli decenni tra gli anni Cinquanta e gli anni Duemila.
Le oltre sessanta opere in esposizione, tra dipinti, sculture e installazioni, offriranno ai visitatori la possibilità di riscoprire, in una sorta di passeggiata nel tempo, i paesaggi espositivi di una Città nella quale l’artecontemporanea incide da molti decenni in maniera significativa.
Titina Maselli, Galleria La Tartaruga 1955;
Giulio Paolini, Galleria La Salita 1964
Fabro. Concetto spaziale d’après Watteau, 1967-71 / Corona di piombo, 1968-71 / L’Italia d’oro / Alluminio e seta naturale, 1971, rassegna “Informazioni sulla presenza Italiana” a cura di Achille Bonito Oliva, Incontri Internazionali d’Arte 1971
Carlo Maria Mariani. La costellazione del Leone, Galleria Gian Enzo Sperone 1981
Jan Vercruysse, Tombeaux (Stanza), Galleria Pieroni 1990
Myriam Laplante. Elisir, a cura di Lorenzo Benedetti e di Teresa Macrì, Fondazione Volume! e The Gallery Apart, 2004
Omaggio a Sergio Pucci, fotografo che ha dedicato molta parte del suo lavoro alla documentazione delle mostre.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.